Divario tra salute e longevità si allarga a livello globale
Uno studio pubblicato su JAMA Network evidenzia una crescente discrepanza tra la durata della vita (lifespan) e la durata della […]
Attualmente, i dati pubblicati sull’associazione tra il riassorbimento della cresta residua mandibolare edentula e lo stato nutrizionale dei pazienti geriatrici sono limitati. Lo scopo degli esperti è stato quindi quello di disegnare uno studio clinico atto a valutare il grado di riassorbimento della cresta residua mandibolare in partecipanti completamente edentuli e di studiare il ruolo dei nutrienti dietetici nel processo di riassorbimento.
Sono stati dapprima arruolati nello studio 300 pazienti completamente edentuli (55% uomini e 45% donne). È stata poi eseguita una radiografia panoramica standardizzata e la quantità di riassorbimento è stata calcolata utilizzando il metodo Wical e Swoope. I livelli plasmatici di vitamina D3, invece, sono stati analizzati utilizzando il metodo di immunodosaggio a chemiluminescenza (CLIA) competitivo diretto, mentre il calcio e il fosforo totali sono stati determinati utilizzando il metodo dello spettrofotometro.
I risultati hanno evidenziato come i livelli di calcio e fosforo siano risultati significativamente aumentati nelle partecipanti di sesso femminile rispetto ai partecipanti di sesso maschile, mentre i livelli di vitamina D3 sono stati registrati molto simili in tutti i partecipanti. Inoltre, i livelli metabolici di calcio, fosforo e vitamina D3 si sono ridotti con l’aumentare dell’età. Tuttavia, i partecipanti di sesso maschile hanno presentato un aumento del riassorbimento della cresta residua mandibolare con correlazione positiva.
Pertanto, i ricercatori hanno potuto individuare una forte influenza dei livelli sierici di vitamina D3, calcio e fosforo sul riassorbimento della cresta residua mandibolare. Il riassorbimento della cresta residua è aumentato con la diminuzione del livello sierico di vitamina D3, calcio e fosforo per cui non è stata riscontrata alcuna significativa associazione né con l’età dei pazienti né con il sesso. Inoltre, non è stata trovata alcuna associazione tra sesso e livelli sierici di vitamina D3, calcio e fosforo.
Fonte: The Journal of Prosthetic Dentistry
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