Dopo il Covid l’Oms Europa lancia la prima rete paneuropea per il controllo delle malattie
L’Oms Europa ha lanciato congiuntamente la Rete paneuropea per il controllo delle malattie (Ndc) con l’Agenzia per la […]
Il dato di una recente indagine Eurobarometer rileva come l’uso di antibiotici abbia raggiunto un minimo storico nel 2021: il 23% degli europei li ha consumati, mai così pochi dal 2009. Tuttavia, questo dato varia dal 42% a Malta al 15% in Svezia e Germania. In Italia il consumo è superiore alla media UE con il 27% di italiani che dichiarano di averli assunti negli ultimi 12 mesi
L’uso di antibiotici ha raggiunto un minimo storico nel 2021: il 23% degli europei ha assunto antibiotici in forma orale nell’ultimo anno, il minimo dal 2009. Tuttavia, questo dato varia dal 42% a Malta al 15% in Svezia e Germania.
In Italia siamo sopra la media europea con il 27% di persone intervistate che hanno dichiarato di aver assunto antibiotici negli ultimi 12 mesi.
Circa l’8% degli antibiotici è stato assunto senza prescrizione medica (in Italia la percentuale sale al 10%).
Una percentuale molto ampia di europei ha assunto antibiotici senza giustificazione (vale a dire solo per infezioni o sintomi virali) o per malattie come polmonite o bronchite, che richiedono un test per confermare la causa esatta, e solo la metà degli intervistati sa che gli antibiotici sono inefficaci contro i virus (in Italia chi dichiara di saperlo è il 46%).
È più probabile che le persone assumano antibiotici per un’infezione del tratto urinario (15%), mal di gola (13%), bronchite (12%), raffreddore (11%), influenza (10%), febbre (10%) o COVID-19 (9%).