Biomarcatori salivari per la diagnosi precoce di cancro squamocellulare orale e testa/collo
19.03.2025 | Popular Science
Il cancro orale è una patologia in aumento, l’OMS stima 4 nuovi casi ogni 100.000 persone a livello globale, e la diagnosi precoce di questi tumori rappresenta quindi una priorità sanitaria. Recenti revisioni sistematiche e meta-analisi hanno individuato promettenti biomarcatori, ma la qualità delle prove e l’efficacia comparativa di tali biomarcatori nella diagnosi precoce rimangono incerte.
Shahnawaz Khijmatgar e i suoi collaboratori hanno svolto un’indagine con l’obiettivo di esaminare la qualità metodologica e di reporting delle revisioni sistematiche e delle meta-analisi disponibili in letteratura relative al carcinoma orale a cellule squamose (OSCC) e al carcinoma squamocellulare della testa e del collo (HNSCC).
Sono state esplorate in modo esaustivo le banche dati PubMed, Scopus, Web of Science, Embase e Cochrane Library alla ricerca di lavori specifici da analizzare utilizzando la checklist AMSTAR-2. I criteri di scelta comprendono revisioni sistematiche e meta-analisi pubblicate su biomarcatori di HNSCC e OSCC, escludendo studi su animali, studi primari originali e articoli non in lingua inglese.
Sensibilità e specificità dei biomarcatori salivari sono state calcolate e classificate tramite meta-analisi di rete. Alla fine, gli esperti hanno selezionato 4 documenti, per un totale di 5893 pazienti, dai quali sono stati estratti 94 biomarcatori, classificati in base allo stadio di rilevazione (I-IV).
Nell’OSCC, chemerina e MMP-9 hanno mostrato la sensibilità più elevata (0,94, 95% CI 0,78-1,00) con un’accuratezza bilanciata di 0,93. La fitosfingosina ha mostrato una sensibilità di 0,91 (95% CI 0,68-0,99) e un’accuratezza bilanciata di 0,87. Per l’HNSCC, i tre principali biomarcatori sono actina, IL-1β Singleplex e IL-8 ELISA. L’actina ha mostrato una sensibilità di 0,91 (95% CI 0,68-0,99), una specificità di 0,67 e un’accuratezza complessiva di 0,79. L’IL-1β Singleplex ha mostrato una sensibilità di 0,62 (95% CI 0,30-0,88), una specificità di 0,89 e un’accuratezza di 0,75, mentre l’IL-8 ELISA ha mostrato una sensibilità di 0,81 (95% CI 0,54-0,97), una specificità di 0,59 e un’accuratezza di 0,70.
Gli Autori concludono che i biomarcatori salivari MMP-9 e chemerina hanno mostrato la massima sensibilità. Sono comunque necessari ulteriori studi per identificare biomarcatori più efficaci per HNSCC e OSCC.