
DNA tumorale circolante e prognosi nel carcinoma della testa e del collo
Il DNA tumorale circolante (ctDNA) si è affermato come un prezioso biomarcatore bioptico liquido per diversi tumori, incluso il carcinoma […]
La cronoterapia, ovvero l’ottimizzazione della tempistica di radioterapia e chemioterapia in base all’orologio biologico, potrebbe migliorare l’efficacia del trattamento e ridurre gli effetti collaterali. Un gruppo di ricercatori ha svolto una revisione sistematica con la finalità di valutare l’effetto di crono-radioterapia e crono-chemioterapia su efficacia, tossicità ed eventi avversi in pazienti con tumore della testa e del collo (HNC). Su 7349 articoli reperiti inizialmente, alla fine gli esperti hanno selezionato 22 studi (9 con focus sulla crono-radioterapia e 13 sulla crono-chemioterapia) per un totale di 3366 pazienti.
Le misure di outcome primarie per la crono-radioterapia sono l’efficacia del trattamento e l’incidenza di mucosite orale di grado ≥3, mentre per la crono-chemioterapia sono il tasso di risposta obiettiva (ORR) e la tossicità complessiva, inclusi gli eventi avversi. I pazienti con HNC sottoposti a crono-radioterapia hanno un rischio inferiore del 31% di sviluppare mucosite orale grave (grado ≥3) rispetto alla radioterapia serale (risk ratio: 0,69, 95% CI: 0,53-0,90, p < 0,05). Inoltre, i pazienti con HNC sottoposti a crono-chemioterapia con agenti a base di platino e antimetaboliti hanno un rischio inferiore del 73% di un ORR inferiore rispetto alla chemioterapia non temporizzata (risk ratio: 0,27, 95% CI: 0,09-0,84, p < 0,05).
La crono-chemioterapia è anche associata a un rischio inferiore del 41% di tossicità complessiva e di eventi avversi rispetto alla chemioterapia non temporizzata (risk ratio: 0,59, 95% CI: 0,47-0,72, p < 0,05). Gli Autori concludono che gli studi sulla crono-chemioterapia hanno mostrato evidenze di miglioramento dell’efficacia del trattamento, mentre nella crono-radioterapia l’efficacia viene mantenuta.
Entrambe le strategie cronoterapiche mostrano evidenze di riduzione della tossicità e degli eventi avversi. Sono comunque necessari nuovi studi clinici multicentrici basati sui ritmi circadiani per supportare l’impiego della crono-radioterapia e della crono-chemioterapia nella gestione dell’HNC.
Fonte: Int J Cancer. 2025
https://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/ijc.35234
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