Carie dentale nei bambini: confronto tra disparità etniche

Sean Daley e collaboratori hanno effettuato un’indagine con lo scopo di esaminare le disparità etniche esistenti nella gestione della carie dentale nei bambini. La strategia di ricerca prevedeva tre fasi sequenziali. Inizialmente, sono stati esplorati in modo esaustivo i database MEDLINE/PubMed alla ricerca di articoli rilevanti utilizzando termini pertinenti per la ricerca formale quali etnia, razza, minoranza e carie dentale, ed è stata poi effettuata un’ulteriore ricerca in 9 banche dati.

Infine, la ricerca manuale degli elenchi di riferimento degli articoli inclusi e il reperimento della letteratura grigia proveniente da rapporti governativi pertinenti, da indagini nazionali sulla salute orale e da registri che contenevano dati comparativi sulla carie dentale tra gruppi etnici, hanno consentito agli esperti di completare il lavoro. Gli studi inclusi erano ricerche primarie originali che segnalavano la carie dentale e confrontavano bambini appartenenti a minoranze etniche, di età compresa tra 5 e 11 anni, con bambini di età simile provenienti da popolazioni nazionali, maggioritarie o privilegiate.

La carie doveva essere registrata da un esame clinico che valutava i denti cariati, mancanti e otturati (dmft) nelle dentature primarie. Gli studi venivano esclusi se utilizzavano lo status di immigrato come base o se si trattava di case report, serie di casi, studi in vitro o revisione della letteratura. Dopo aver rimosso i duplicati, due ricercatori indipendenti hanno vagliato gli abstract prima di estrarre i dati critici dopo la revisione del testo completo degli articoli inclusi. Le informazioni raccolte includevano le caratteristiche dello studio e dei partecipanti, le definizioni di etnia e la misurazione della carie dentale.

Gli autori degli articoli con dati mancanti sono stati contattati mentre le pubblicazione non scritte in lingua inglese sono state tradotte. La qualità metodologica di ciascuno studio è stata valutata in modo indipendente da due revisori utilizzando una versione modificata della scala Newcastle-Ottawa. Tutti i documenti raccolti sono stati inclusi nella revisione indipendentemente dalla qualità e viene offerta una panoramica narrativa di tutti gli studi inclusi. La meta-analisi è stata effettuata utilizzando studi che riportano la media e la deviazione standard degli esiti della carie in entrambi i gruppi. Tra questi, la gravità (definita come dmft medio) o la prevalenza (percentuale di denti con carie dentale non trattata > 0%). A causa dell’eterogeneità prevista, sono stati utilizzati approcci di analisi statistica come la statistica I2 per stimare la variabilità tra i lavori. Ulteriori analisi di sottogruppi sono state condotte in base al Paese di studio e all’indice di reddito mondiale. Gli Autori hanno anche eseguito analisi di sensibilità per garantire la robustezza dei risultati. 

Alla fine, sono stati selezionati 75 studi provenienti da diverse Nazioni. Un punteggio dmft medio più alto di 2,30 (0,45, 4,15) e una prevalenza di denti cariati (d > 0) del 23% (IC 95%: 16, 31) sono stati registrati tra i bambini appartenenti a minoranze etniche rispetto alle popolazioni di bambini privilegiati. Inoltre, notevoli disparità sono state segnalate nei Paesi ad alto reddito nei quali bambini appartenenti a minoranze presentano una maggiore incidenza della carie. Gli Autori hanno riscontrato un’elevata eterogeneità dei risultati che ha portato a diversi punteggi di valutazione GRADE.

Fonte: Evid Based Dent. 2024

https://www.nature.com/articles/s41432-024-00977-w

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