AI-ECG: un nuovo algoritmo per identificare la bassa frazione di eiezione
Un recente studio pubblicato sulla rivista Canadian Journal of Cardiology ha sviluppato un algoritmo basato sull’intelligenza artificiale (AI-ECG) per identificare […]
Il colesterolo remnant elevato è correlato con l’iperuricemia nei pazienti con diabete di tipo 2, in modo significativo e positivo. Questo è quanto riferisce uno studio pubblicato su Lipids in Health and Disease, nel quale si legge anche che il colesterolo remnant prevede meglio l’iperuricemia rispetto agli indici lipidici convenzionali.
“Il colesterolo remnant (RC) è noto come un fattore importante per la valutazione del rischio di sindrome metabolica (Mets). Tuttavia, la correlazione tra RC e iperuricemia (HUA) nel diabete mellito di tipo 2 (T2DM) rimane poco chiara. Noi abbiamo voluto approfondire la questione” spiega Hainiao Lin, del Second Affiliated Hospital and Yuying Children’s Hospital of Wenzhou Medical University, Wenzhou, Zhejiang, Cina, che ha guidato lo studio.
I ricercatori hanno esaminato i dati di 2.956 pazienti con diabete ricoverati presso la loro struttura dal 2020 al 2022. L’associazione tra RC e iperuricemia è stata valutata con la correlazione di Spearman, la regressione logistica multipla, l’analisi dei sottogruppi, l’analisi delle curve delle caratteristiche operative del ricevitore (ROC) e l’adattamento generalizzato della curva. Un valore di colesterolo totale (TC) < 5,18 mmol/L è stato definito come normale.
Il colesterolo remnant era correlato con l’acido urico nei pazienti con diabete (coefficiente di correlazione di Spearman = 0,279). Secondo le analisi di regressione logistica multipla, è stata riscontrata una correlazione positiva indipendente e non lineare tra colesterolo remnant e iperuricemia. L’area sotto la curva ROC (AUC) del colesterolo remnant era la più ampia quando confrontata con quella del colesterolo lipoproteico a bassa densità (LDL-C), dei trigliceridi (TG), del colesterolo lipoproteico ad alta densità (HDL-C) e del colesterolo totale. Le analisi dei sottogruppi hanno mostrato una correlazione positiva più significativa nelle donne o i gruppi con valori di colesterolo totale normali.
Fonte: Lipids Health Dis. 2024
https://lipidworld.biomedcentral.com/articles/10.1186/s12944-024-02148-3
E’ disponibile una nuova versione dell’app MSD Salute: non dimenticare di aggiornarla!