Shockwave per l’insufficienza cardiaca ischemica

Un recente studio pubblicato sulla rivista European Heart Journal ha esplorato una nuova opzione di trattamento per l’insufficienza cardiaca ischemica cronica. Tradizionalmente, le strategie di rivascolarizzazione sono state utilizzate per controllare i sintomi, ma si sono rivelate meno efficaci nel migliorare la frazione di eiezione del ventricolo sinistro (LVEF). Questo studio ha cercato di indagare la sicurezza e l’efficacia della terapia shockwave cardiaca (SWT) come opzione di trattamento innovativa.

Nel trial in singolo cieco, parallelo e controllato con placebo (terapia shockwave cardiaca per l’insufficienza cardiaca ischemica, CAST-HF; NCT03859466), sono stati arruolati pazienti con LVEF ≤40% che necessitavano di rivascolarizzazione chirurgica. I pazienti sono stati assegnati casualmente a sottoporsi a SWT cardiaco diretto o a un trattamento fittizio, oltre alla chirurgia di bypass coronarico. Il principale endpoint di efficacia era il miglioramento della LVEF misurato mediante risonanza magnetica cardiaca dal basale a 360 giorni.

In totale, 63 pazienti sono stati randomizzati, di cui 30 del gruppo SWT e 28 del gruppo Sham hanno raggiunto il follow-up di 1 anno dell’endpoint primario. È stato osservato un miglioramento maggiore della LVEF nel gruppo SWT (Δ dal basale a 360 giorni: SWT 11.3%, SD 8.8; Sham 6.3%, SD 7.4, P = .0146). Gli endpoint secondari includevano il test di cammino di 6 minuti, in cui i pazienti randomizzati nel gruppo SWT hanno mostrato un Δ maggiore dal basale a 360 giorni (127.5 m, SD 110.6) rispetto ai pazienti nel gruppo Sham (43.6 m, SD 172.1) (P = .028) e il punteggio del questionario Minnesota Living with Heart Failure al giorno 360, che era di 11.0 punti (SD 19.1) per il gruppo SWT e 17.3 punti (SD 15.1) per il gruppo Sham (P = .15). Due pazienti nel gruppo di trattamento sono morti per cause non correlate al dispositivo.

In conclusione, il trial CAST-HF indica che la SWT cardiaca diretta, in aggiunta alla chirurgia di bypass coronarico, migliora la LVEF e la capacità fisica nei pazienti con insufficienza cardiaca ischemica.

Fonte : European Heart Journal, 2024

https://academic.oup.com/eurheartj/advance-article/doi/10.1093/eurheartj/ehae341/7695522

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