Confronto tra conservazione della mammella e mastectomia nel carcinoma mammario metaplastico

Il carcinoma mammario metaplastico è un sottotipo raro e aggressivo di cancro mammario per il quale non esistono chiare linee guida di trattamento riguardo all’approccio chirurgico ottimale. Christopher G Harris e colleghi hanno eseguito una revisione sistematica e una meta-analisi con l’obiettivo di valutare gli esiti di sopravvivenza in pazienti con carcinoma mammario metaplastico sottoposte a chirurgia conservativa rispetto alla mastectomia.

Sono stati esplorati con attenzione i database MEDLINE, Pubmed, EMBASE, Google Scholar,  Cochrane Library Register of Controlled Trials e EBM Reviews Register alla ricerca di lavori pertinenti. Sono stati considerati idonei per l’inclusione gli studi che hanno confrontato la chirurgia conservativa con la mastectomia e che hanno considerato come esito primario la sopravvivenza globale. I dati di sopravvivenza sono stati aggregati utilizzando un modello a effetti casuali. Alla fine, gli esperti hanno selezionato 3 documenti, che sono stati ritenuti idonei per l’inclusione nell’analisi, per un totale di 2995 pazienti sottoposte a mastectomia e di 1909 donne trattate con chirurgia conservativa.

Il tempo mediano di follow-up è  di 43 mesi. La meta-analisi ha dimostrato nessuna differenza significativa tra la chirurgia conservativa e la mastectomia (HR aggregato 0,89, IC 95% 0,56-1,42, p = 0,631).

Gli Autori concludono che l’escissione locale ampia, in combinazione con la radioterapia adiuvante e un uso giudizioso della chemioterapia, può rappresentare un’alternativa ragionevole alla mastectomia come gestione chirurgica del carcinoma mammario metaplastico nell’ambito di un approccio individualizzato e multidisciplinare.

Fonte: Asia Pac J Clin Oncol. 2025

https://onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1111/ajco.14089

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