Il COVID-19 ha “invecchiato” il cervello degli adolescenti
La pandemia di Covid-19 e i lockdown imposti come misura per contenerla hanno provocato negli adolescenti – in particolare nelle […]
La pandemia sembra effettivamente in discesa: calano i casi, i ricoveri e i decessi e anche le vaccinazioni. Questo il quadro che emerge dal monitoraggio indipendente della Fondazione GIMBE che rileva, nella settimana 20-26 gennaio 2023, rispetto alla precedente, una diminuzione dei nuovi casi (38.159 vs 51.888) e dei decessi (345 vs 495)In . In calo anche i casi attualmente positivi (251.970 vs 300.050), le persone in isolamento domiciliare (247.684 vs 294.820), i ricoveri con sintomi (4.081 vs 5.003) e le terapie intensive (205 vs 227)
In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni:
Nuovi casi. “I nuovi casi settimanali – dichiara Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE – si confermano in ulteriore calo (-26,5%): dai quasi 52 mila della settimana precedente scendono a quota 38 mila, con una media mobile a 7 giorni sopra i 5 mila casi al giorno”.
I nuovi casi diminuiscono in tutte le Regioni ad eccezione dell’Abruzzo (+4,4%): dal -9,4% della Provincia Autonoma di Bolzano al -46,9% del Molise. In 7 Province si registra un aumento dei nuovi casi: dal +1,4% di Piacenza al +71,4% di Chieti, mentre nelle restanti 100 Province si rileva una diminuzione dei nuovi casi (dal -2,8% di Lodi al -63,6% di Campobasso). In nessuna Provincia l’incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti.
Testing. Si registra un calo del numero dei tamponi totali (-11,4%): da 687.233 della settimana 13-19 gennaio 2023 a 608.732 della settimana 20-26 gennaio 2023. In particolare i tamponi rapidi sono diminuiti del 13,3% (-72.079), mentre quelli molecolari del 4,4% (-6.422) . La media mobile a 7 giorni del tasso di positività si riduce dal 6,3% al 5,9% per i tamponi molecolari e dal 7,9% al 6,4% per gli antigenici rapidi (figura 5).
Ospedalizzazioni. “Sul fronte degli ospedali – afferma Marco Mosti, Direttore Operativo della Fondazione GIMBE – continua a scendere il numero dei ricoveri sia in area medica (-18,4%) che in terapia intensiva (-9,7%)”.
In termini assoluti, i posti letto COVID occupati in area critica, raggiunto il massimo di 347 il 12 dicembre, sono scesi a 205 il 26 gennaio; in area medica, raggiunto il massimo di 9.764 il 12 dicembre, sono scesi a quota 4.081 il 26 gennaio. Al 26 gennaio il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti COVID è del 6,4% in area medica (dal 2,6% del Piemonte al 19,8% dell’Umbria) e del 2,1% in area critica (dallo 0% di Basilicata e Provincia Autonoma di Bolzano al 5,9% della Valle D’Aosta).
“In calo il numero di ingressi giornalieri in terapia intensiva – puntualizza Mosti – con una media mobile a 7 giorni di 18 ingressi/die rispetto ai 22 della settimana precedente”
Decessi. Diminuiscono i decessi: 345 negli ultimi 7 giorni (di cui 28 riferiti a periodi precedenti), con una media di 49 al giorno rispetto ai 71 della settimana precedente.
Vaccini: nuovi vaccinati. Nella settimana 20-26 gennaio calano i nuovi vaccinati: 679 rispetto ai 776 della settimana precedente (-12,5%). Di questi il 17,8% è rappresentato dalla fascia 5-11 anni: 121, con una riduzione del 32,8% rispetto alla settimana precedente. Cala tra gli over 50, più a rischio di malattia grave, il numero di nuovi vaccinati che si attesta a quota 196 (-33,8% rispetto alla settimana precedente) .
Vaccini: persone non vaccinate. Al 27 gennaio (aggiornamento ore 06.19) sono 6,78 milioni le persone di età superiore a 5 anni che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino, di cui:
Vaccini: terza dose. Al 27 gennaio (aggiornamento ore 06.19) sono state somministrate 40.453.874 terze dosi con una media mobile a 7 giorni di 889 somministrazioni al giorno, in calo rispetto alle 1.202 della settimana precedente (-26,0%). In base alla platea ufficiale (n. 47.703.593), aggiornata al 20 maggio, il tasso di copertura nazionale per le terze dosi è dell’84,8%: dal 78,7% della Sicilia all’88,7% della Lombardia. Sono 7,25 milioni le persone che non hanno ancora ricevuto la dose booster, di cui:
Vaccini: quarta dose. La platea per il secondo richiamo (quarta dose), aggiornata al 17 settembre 2022, è di 19,1 milioni di persone: di queste, 11,9 milioni possono riceverlo subito, 1,4 non sono eleggibili nell’immediato in quanto guarite da meno di 120 giorni e 5,9 milioni l’hanno già ricevuto. Al 27 gennaio (aggiornamento ore 06.19) sono state somministrate 5.870.708 quarte dosi, con una media mobile di 7.201 somministrazioni al giorno, in calo rispetto alle 10.372 della scorsa settimana (-30,6%) . In base alla platea ufficiale (n. 19.119.772 di cui 13.060.462 over 60, 3.990.080 fragili e immunocompromessi, 1.748.256 di personale sanitario e 320.974 di ospiti delle RSA che non ricadono nelle categorie precedenti), il tasso di copertura nazionale per le quarte dosi è del 30,7% con nette differenze regionali: dal 13,8% della Calabria al 44% del Piemonte (figura 13).
Vaccini: quinta dose. La platea per il terzo richiamo (quinta dose), aggiornata al 20 gennaio 2023, è di 3,1 milioni di persone: di queste, 2,5 milioni possono riceverlo subito, 0,2 non sono eleggibili nell’immediato in quanto guarite da meno di 180 giorni e 0,4 milioni l’hanno già ricevuto. Al 27 gennaio (aggiornamento ore 06.19) sono state somministrate 426.293 quinte dosi, con una media mobile di 2.745 somministrazioni al giorno, in calo rispetto alle 3.277 della scorsa settimana (-16,2%). In base alla platea ufficiale (n. 3.146.516 di cui 2.298.047 over 60, 731.224 fragili e immunocompromessi, 117.245 di ospiti delle RSA che non ricadono nelle categorie precedenti), il tasso di copertura nazionale per le quinte dosi è del 13,5% con nette differenze regionali: dal 4,5% della Campania al 25,8% del Piemonte.
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