Divario tra salute e longevità si allarga a livello globale
Uno studio pubblicato su JAMA Network evidenzia una crescente discrepanza tra la durata della vita (lifespan) e la durata della […]
L’obiettivo di questo studio è quello di confrontare l’impatto del posizionamento immediato e ritardato degli impianti dentali sulla loro sopravvivenza. Per ottenere una panoramica completa, è stata condotta una ricerca nella letteratura scientifica utilizzando i database di CENTRAL, MEDLINE e Scopus. Gli studi inclusi nell’analisi dovevano essere stati pubblicati tra il 2014 e il 2022, essere scritti in lingua inglese, sottoposti a revisione paritaria, e rientrare nella categoria dei trial randomizzati o comparativi.
L’obiettivo principale dell’analisi era la sopravvivenza degli impianti dentali. La qualità delle prove è stata valutata utilizzando gli strumenti di valutazione Cochrane Risk of Bias 2.0 e Risk of Bias in Non-randomised Studies-of Interventions. I dati raccolti sono stati infine sottoposti a meta-analisi utilizzando il software RevMan v.5.3.
In totale, sono state incluse nell’analisi 10 pubblicazioni, sei delle quali riguardavano studi randomizzati controllati mentre quattro erano indagini comparative non randomizzate. Nel gruppo di trial randomizzati, cinque su sei hanno dimostrato un basso rischio di bias, mentre negli studi comparativi il rischio di bias variava da moderato a importante. La ricerca ha individuato un totale di 341 impianti inseriti immediatamente in siti di estrazione fresca, 332 dei quali hanno mantenuto la loro integrità (97,4% di sopravvivenza), e 359 impianti inseriti con tempistica ritardata, 350 dei quali hanno avuto successo (97,5% di sopravvivenza).
L’analisi dei dati ha rivelato che non vi era alcuna differenza significativa nei tassi di sopravvivenza tra gli impianti posizionati immediatamente e quelli inseriti in tempi successivi. Tuttavia, una valutazione più dettagliata ha mostrato che, nel gruppo con posizionamento immediato dell’impianto dentale, si è verificato un numero leggermente superiore di fallimenti, con tassi di sopravvivenza compresi tra il 90% e il 95%, mentre nel gruppo con posizionamento ritardato si sono registrate percentuali di sopravvivenza superiori al 95%.
Fonte: Dent J (Basel). 2023
https://www.mdpi.com/2304-6767/11/9/218
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