Payback farmaceutico. La proposta delle Regioni a Schillaci e Giorgetti
Una proposta di modifica delle disposizioni relative ai criteri di riparto della quota del ripiano dello sforamento del […]
Il Disturbo Depressivo Maggiore (MDD) e il Disturbo Bipolare (BD) rappresentano le malattie mentali più frequenti la cui eziopatogenesi indeterminata spinge ad esplorare nuovi scenari per spiegarne l’origine. Alla luce dei sintomi neuropsichiatrici che caratterizzano la Sindrome Cognitivo Affettiva Cerebellare (CCAS), gli obiettivi di questa revisione narrativa sono quelli di analizzare il coinvolgimento del cervelletto (Cbm) nell’insorgenza del MDD e del BD e di rilevare le ripercussioni delle attività del Cbm sui disturbi dell’umore basandosi sulla sua suddivisione funzionale in vestibulocerebellum (vCbm), pontocerebellum (pCbm) e spinocerebellum (sCbm).
Nonostante il Cbm sia stato associato per decenni alle funzioni somato-motorie, le vie intercellulari descritte, la compromissione molecolare e l’alterazione dei rapporti volumetrici fanno del Cbm un nuovo importante bersaglio terapeutico per la cura del MDD e del BD. Dato che numerosi studi hanno dimostrato la sua attivazione durante le attività mnestiche e gli eventi socio-emotivi, gli Autori ritengono che il Cbm abbia un impatto cruciale nella patogenesi del MDD e del BD. Vogliono inoltre evidenziare non solo il suo coinvolgimento nei disturbi affettivi ma anche il suo ruolo nella costruzione delle relazioni sociali.
Fonte: Metabolites. 2023
https://www.mdpi.com/2218-1989/13/11/1113
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