Controllo rigoroso dei fattori di rischio riduce il rischio cardiovascolare nei pazienti con CKD
Uno studio pubblicato sulla rivista Journal of the American College of Cardiology ha esaminato se il controllo rigoroso della pressione […]
Un recente studio pubblicato sulla rivista JAMA Network ha esaminato l’efficacia a lungo termine dell’automonitoraggio della pressione arteriosa (PA) e dell’autotitolazione dei farmaci antipertensivi rispetto alla cura abituale per i pazienti con ipertensione scarsamente controllata.
Lo studio, denominato ADAMPA (Impact of Self-Monitoring of Blood Pressure and Self-Titration of Medication in the Control of Hypertension), è stato condotto a Valencia, in Spagna. I partecipanti erano pazienti di 40 anni o più, con pressione sistolica (SBP) superiore a 145 mm Hg e/o pressione diastolica (DBP) superiore a 90 mm Hg.
I partecipanti sono stati randomizzati 1:1 per la cura abituale rispetto a un piano predefinito individualizzato basato sull’automonitoraggio della PA più l’autotitolazione del farmaco. Il risultato principale era la differenza media corretta (AMD) nella SBP tra i gruppi a 24 mesi di follow-up. Tra i 312 pazienti inclusi nello studio principale, i dati sulle misurazioni della PA a 24 mesi erano disponibili per 219 pazienti (111 nel gruppo di intervento e 108 nel gruppo di controllo).
L’AMD nella SBP alla fine del follow-up era di -3,4 mm Hg (95% CI, -4,7 a -2,1 mm Hg; P < .001), e l’AMD nella DBP era di -2,5 mm Hg (95% CI, -3,5 a -1,6 mm Hg; P < .001). Le analisi di sensibilità hanno confermato la robustezza dei risultati principali. Non sono state osservate differenze tra i gruppi nei comportamenti, nella qualità della vita, nell’uso dei servizi sanitari o negli eventi avversi.
In questa analisi secondaria di uno studio clinico randomizzato, l’automonitoraggio della PA più l’autotitolazione del farmaco antipertensivo basato su un piano predefinito individualizzato utilizzato nella cura primaria ha ridotto la PA a lungo termine con follow-up passivo rispetto alla cura abituale, senza aumentare l’uso delle cure sanitarie o gli eventi avversi. Questi risultati suggeriscono che interventi di autogestione semplici, economici e facili da implementare hanno il potenziale per migliorare il controllo a lungo termine dell’ipertensione nella pratica clinica di routine.
Fonte: JAMA Netw Open. 2024
https://jamanetwork.com/journals/jamanetworkopen/fullarticle/2818560
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