Il rapporto sodio/potassio urinario può mettere in guardia per l’ipertensione non controllata

Il rapporto sodio/potassio urinario è indipendentemente associato a ipertensione non controllata nella popolazione generale e nei pazienti con malattia renale cronica, secondo uno studio pubblicato su Plos One.

“L’ipertensione (HTN) è collegata a un rischio aumentato di malattie renali croniche e malattie cardiovascolari. È noto che l’assunzione di sodio e potassio influisce sul controllo della pressione sanguigna (PA), e il rapporto sodio-potassio (Na/K) nelle urine, che riflette l’equilibrio dietetico e la regolazione renale di questi elettroliti, potrebbe essere a sua volta associato alla pressione stessa. Noi abbiamo voluto valutare l’associazione indipendente tra Na/K nelle urine e ipertensione non controllata” afferma Youngmin Yoon, della Chosun University School of Medicine, Gwang-ju, Corea, primo nome del lavoro.

I ricercatori hanno raccolto i dati dal Korea National Health and Nutrition Examination Survey dal 2016 al 2021, in cui erano stati arruolati 5.770 partecipanti a cui era stata diagnosticata l’ipertensione. L’ipertensione non controllata era caratterizzata da una pressione sanguigna sistolica (PAS) ≥ 140 mmHg o una pressione sanguigna diastolica (PAD) ≥ 90 mmHg. È stata utilizzata un’analisi di regressione logistica per valutare la relazione tra Na/K nelle urine e il rischio di ipertensione non controllata.

Il Na/K nelle urine era positivamente correlato sia con la PAS che con la pressione arteriosa media. Un Na/K urinario più elevato è stato associato in modo significativo a un rischio aumentato di ipertensione non controllata, utilizzando sia valori continui che valori tra quartili. L’analisi dei sottogruppi ha mostrato anche che un Na/K urinario più elevato era significativamente correlato al rischio di ipertensione non controllata in presenza di proteinuria o CKD. “I nostri risultati suggeriscono che il monitoraggio del Na/K urinario potrebbe fungere da strumento efficace per identificare i soggetti a rischio di ipertensione non controllata” concludono gli autori.

Fonte: PLoS One. 2024

https://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0314531

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