
Prevalenza dei patogeni associati a infezioni gastrointestinali neonatali
Essendo la seconda principale causa di mortalità tra neonati e bambini, le infezioni gastrointestinali rappresentano un significativo onere per la […]
La complessa interazione tra il microbiota intestinale e urinario sottolinea l’importanza di comprendere la disbiosi microbica nelle infezioni del tratto urinario (UTI) pediatriche ma la letteratura che si occupa dell’asse intestino-urinario in questo ambito è limitata.
Anjali Srivastava e colleghi hanno eseguito una revisione sistematica che mira a riassumere i risultati disponibili sui ruoli della disbiosi intestinale e urinaria nelle UTI pediatriche.
Seguendo le linee guida PRISMA (Preferred Reporting Items for Systematic Reviews and Meta-Analyses) sono stati esplorati con attenzione i database PubMed, Web of Science, Scopus ed EMBASE alla ricerca di lavori pertinenti, pubblicati tra gennaio 2003 e dicembre 2023, che hanno utilizzato il sequenziamento 16S rRNA per profilare il microbioma intestinale o urinario nei bambini con UTI. È stata utilizzata la visualizzazione a mappa di calore per confrontare i profili microbici tra coorti UTI e di controllo. La valutazione della qualità metodologica è stata eseguita utilizzando la scala Newcastle-Ottawa (NOS).
Alla fine, gli esperti hanno selezionato 8 documenti ritenuti idonei per l’analisi. Cinque hanno confrontato le firme del microbiota tra pazienti e controlli e tre sono focalizzati esclusivamente sulla coorte UTI. Inoltre, i profili del microbioma intestinale e urinario sono studiati in quattro studi. È stata osservata la perdita costante di alfa-diversità del microbioma con un arricchimento di specifici microbi patobionti putativi.
In particolare, Escherichia coli emerge costantemente come l’uropatogeno predominante nelle UTI pediatriche. Anche Escherichia fergusonii, Klebsiella pneumoniae e Shigella flexneri sono stati isolati prevalentemente nei campioni fecali nelle urine di bambini con UTI. Al contrario, alcuni generi, come Achromobacter, Alistipes, Ezakiella, Finegoldia, Haemophilus, Lactobacillus, Massilia, Prevotella, Bacteroides e Ureaplasma, sono stati isolati nei controlli. La qualità metodologica degli studi inclusi è risultata variabile con punteggi totali (NOS) che vanno da 5 a 8. Gli Autori concludono che l’arricchimento di specifici patobionti, come ad esempio Escherichia coli, nei campioni fecali o urinari della coorte UTI, insieme alla presenza di generi associati al microbioma di base nella popolazione non UTI, sottolinea il ruolo critico dell’asse intestino-urinario nella patogenesi delle UTI pediatriche. I risultati evidenziano il potenziale delle strategie basate sul microbioma nelle UTI pediatriche. Ulteriori studi su coorti più ampie, controlli sani standardizzati e profilazione longitudinale sono essenziali per convalidare queste osservazioni e tradurle nella pratica clinica.
Fonte: Diagnostics 2025
https://www.mdpi.com/2075-4418/15/1/93
E’ disponibile una nuova versione dell’app MSD Salute: non dimenticare di aggiornarla!