Melanoma. Identificato meccanismo che promuove crescita e sviluppo di metastasi
L’interazione tra due proteine, il canale ionico TPC2 e l’enzima Rab7a, svolge un ruolo decisivo nel promuovere la crescita del […]
Uno studio condotto dai ricercatori del Trinity College Dublin e dell’University of Galway in Irlanda, insieme al Sestre Milosrdnice University Hospital Center in Croazia, ha indagato le complesse interazioni tra l’esposizione al sole e i geni coinvolti nella pigmentazione, nello stress ossidativo e nell’immunosoppressione. Pubblicati su Molecular Genetics & Genomic Medicine nel 2023, i risultati rivelano evidenze di interazioni gene-ambiente (GxE) con l’esposizione al sole.
Selezionando attentamente quindici studi provenienti da diverse fonti online, i ricercatori si sono concentrati sui rischi associati ai tre tipi più comuni di cancro della pelle: carcinoma basocellulare (BCC), carcinoma squamocellulare (SCC) e melanoma. Tra i geni coinvolti, MC1R, CAT e NOS1 nel melanoma, HAL e IL23A nel BCC e HAL e XRCC1 sembrerebbero i più interessati nel cancro della pelle, in particolare nel SCC.
In sintesi, i risultati indicano che un’eccessiva esposizione UV potrebbe compromettere i sistemi di difesa e riparazione ossidativa, in base alla genetica individuale. Questo sottolinea l’importanza di ulteriori ricerche per approfondire la comprensione dell’epidemiologia del cancro della pelle e sviluppare raccomandazioni più informate sull’esposizione al sole. Gli autori raccomandano, inoltre, un approccio a livello di studio del genoma, in grado di rivelare nuove vie patologiche legate alla radiazione UV ancora sconosciute.
Fonte: Molecular genetics & genomic medicine
https://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/mgg3.2259
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