Ipertensione mascherata in gravidanza: importante utilizzare controlli da remoto

Il monitoraggio remoto della pressione arteriosa può rivelarsi uno strumento importante per identificare le gravidanze a rischio di complicanze legate all’ipertensione mascherata, secondo uno studio pubblicato sull’American Journal of Obstetrics & Gynecology MFM. “L’ipertensione mascherata è stata descritta in popolazioni non gravide come pressione sanguigna elevata nell’ambiente domestico che non viene riprodotta al momento della valutazione clinica. Rispetto ai pazienti con valori pressori normali o a quelli con ipertensione da camice bianco, queste persone hanno un maggior rischio di morbilità cardiovascolare” afferma Naiha Mussarat, Ochsner Health Center, New Orleans, USA, che ha diretto il gruppo di lavoro.

I ricercatori hanno ipotizzato che l’ipertensione mascherata associata alla gravidanza rilevata tramite Connected MOM, un sistema di monitoraggio remoto della pressione arteriosa domestica, fosse associata a tassi più elevati di disturbi ipertensivi della gravidanza, nonché a morbilità materna e neonatale. Per questo hanno studiato tutte le pazienti presenti su Connected MOM che avessero partorito in sei ospedali in un unico sistema sanitario tra ottobre 2016 e dicembre 2020. Le pazienti sono state classificate come normotese o con ipertensione mascherata (PA sistolica rilevata a distanza ≥ 140 mmHg o PA diastolica ≥ 90 mmHg dopo 20 settimane di gestazione in due occasioni prima della diagnosi in ambito clinico).

Nell’analisi sono stati inclusi un totale di 2.430 parti, tra cui 165 che soddisfacevano i criteri per l’ipertensione mascherata. L’ipertensione associata alla gravidanza clinicamente stabilita definita al momento del parto era più comune nel gruppo con ipertensione mascherata (66% rispetto a 10%). Le pazienti con ipertensione mascherata presentavano tassi più elevati di preeclampsia con caratteristiche gravi al momento del ricovero rispetto alle pazienti normotese (28% rispetto a 2%). Il parto pretermine era più comune tra le pazienti con ipertensione mascherata (16% rispetto a 7%) così come il parto cesareo (38% rispetto a 26%), neonato piccolo per l’età gestazionale (11% rispetto a 5%) e ricovero in terapia intensiva neonatale (8% rispetto a 4%).

Fonte: Am J Obstet Gynecol MFM. 2023

https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S2589933323001180?via%3Dihub

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