Diabete: i pazienti percepiscono ostacoli importanti per una cura a tutto tondo
Uno studio pubblicato su BMC Health Services Research offre una visione di insieme sulle barriere percepite dai pazienti con diabete […]
Nei pazienti diabetici, l’effetto dell’indice di massa corporea sull’ipertensione è in parte mediato dagli indicatori epatici (ALT, AST, GGT e AST/ALT). Questo è quanto riferisce uno studio pubblicato su Diabetology & Metabolic Syndrome, diretto da Xuelin Yao, del First Affiliated Hospital of Anhui Medical University, Hefei, Cina.
“L’indice di massa corporea (IMC) è un importante fattore di rischio per l’ipertensione nei pazienti diabetici. Tuttavia, i meccanismi alla base di questo problema rimangono poco compresi. Sebbene gli intermedi biologici derivati dal fegato possano svolgere un ruolo importante nella fisiopatologia del diabete, pochi studi li hanno esplorati nell’associazione tra IMC e ipertensione nel diabete” spiegano gli autori.
I ricercatori hanno voluto studiare il ruolo degli enzimi epatici nel mediare la relazione tra esposizione all’IMC e all’ipertensione nel diabete mellito di tipo 2 (T2DM). Per questo hanno valutato i dati di 1.765 partecipanti alla China National Diabetic Chronic Complications Study Cohort. Le associazioni tra enzimi epatici e ipertensione sono state stimate utilizzando modelli di regressione multivariata. La funzione degli indicatori epatici nella relazione tra IMC e ipertensione è stata valutata utilizzando l’analisi di mediazione. È stata condotta un’analisi di mediazione, tenendo conto di età, durata del diabete, fumo attuale, livello di glucosio plasmatico a digiuno, emoglobina glicata, terapia antidiabetica e storia familiare di malattie, tra cui diabete, ipertensione, obesità e iperlipidemia.
Per gli uomini, l’associazione tra IMC e ipertensione era parzialmente mediata dall’alanina aminotransferasi (ALT), con una percentuale di mediazione pari al 68,67%, dall’aspartato aminotransferasi (AST) con una percentuale pari al 27,02%, e dalla γ-glutamiltransferasi (GGT), con una percentuale pari a 38,58%, e da AST/ALT con una percentuale pari al 63,35%. Nelle le donne, la percentuale mediata da ALT era del 36,93%, da AST era del 37,47%, da GGT del 44,60% e da AST/ALT del 43,73% per l’IMC.
“I nostri risultati potrebbero fornire nuove opportunità per identificare bersagli per gli interventi sull’ipertensione nei pazienti diabetici” concludono gli autori.
Fonte: Diabetol Metab Syndr. 2024
https://dmsjournal.biomedcentral.com/articles/10.1186/s13098-023-01254-z
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