Associazione tra CumAIP e prediabete
Uno studio pubblicato sulla rivista Cardiovascular Diabetology ha esaminato l’associazione tra l’esposizione cumulativa all’indice aterogenico del plasma (CumAIP) e lo […]
Un recente studio pubblicato sulla rivista Cardiovascular Diabetology ha esaminato l’efficacia di nuove tecniche ad alta risoluzione nell’identificazione precoce del rischio di malattie cardiovascolari (CVD) nei giovani adulti con diabete di tipo 1 (T1D).
La malattia cardiovascolare rimane la principale causa di morbilità e mortalità nei pazienti con T1D. I marcatori precoci di CVD includono l’aumento dello spessore intima-media carotidea (CIMT) e la velocità dell’onda di polso (PWV), ma queste tecnologie esistenti mostrano una risoluzione spaziale e temporale limitata nei giovani adulti.
Lo studio ha valutato l’utilità di modalità ad ultrasuoni ad alta risoluzione, tra cui CIMT ad ultrasuoni ad alta frequenza (hfCIMT) e PWV ad ultrasuoni ultra-rapidi (ufPWV), in giovani adulti con T1D. Lo studio osservazionale prospettico monocentrico ha coinvolto 39 partecipanti con T1D e 25 controlli appaiati per età e sesso. Tutti i partecipanti hanno subito misurazioni hfCIMT e ufPWV. Le misure hfCIMT e ufPWV di T1D sono state confrontate con i controlli e sono state studiate le associazioni con età, sesso, BMI, A1c, pressione sanguigna e lipidi.
I risultati hanno mostrato che i giovani adulti con T1D presentano differenze nello spessore e nella rigidità arteriosa rispetto ai controlli. L’uso di nuove misure ad ultrasuoni ad alta risoluzione descrive importanti relazioni tra i primi cambiamenti strutturali e patofisiologici vascolari e sono strumenti promettenti per valutare il rischio preclinico di CVD nei giovani con T1D.
Fonte : Cardiovasc Diabetol 2024
https://cardiab.biomedcentral.com/articles/10.1186/s12933-024-02280-5
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