La fibrillazione atriale in pazienti con scompenso è associata a variazioni strutturali e funzionali cardiache

La presenza di fibrillazione atriale (AF) in pazienti con scompenso cardiaco con frazione di eiezione preservata (HFpEF) è associata a cambiamenti strutturali e funzionali cardiaci insieme ad un’alterata espressione di diversi biomarcatori fibroinfiammatori. Questo è quanto riferisce uno studio pubblicato su BMC Cardiovascular Disorders, nel quale si conclude che esistono fenotipi distinti nell’HFpEF che possono avere esiti clinici diversi.

“Lo scompenso cardiaco con frazione di eiezione preservata e la fibrillazione atriale spesso sono patologie coesistenti. Ci sono informazioni limitate sul fatto che questa coesistenza sia associata ad alterazioni distinte nel rimodellamento e nella meccanica del miocardio. Per colmare questa lacuna abbiamo cercato di determinare se i pazienti con fibrillazione atriale e insufficienza cardiaca con frazione di eiezione conservata (HFpEF) rappresentino un fenotipo distinto” afferma Abhishek Dattani, della University of Leicester e del National Institute for Health Research Leicester Biomedical Research Centre, Glenfield Hospital, Leicester, Regno Unito, primo autore del lavoro.

I ricercatori hanno portato avanti un’analisi secondaria di uno studio con adulti affetti da HFpEF. I partecipanti sono stati fenotipizzati in modo completo con risonanza magnetica cardiaca da stress, ecocardiografia e biomarcatori fibroinfiammatori plasmatici, e sono stati seguiti per un endpoint composito, ovvero ospedalizzazione per insufficienza cardiaca o morte, per una media di 8,5 anni. Il gruppo di controllo era composto da persone con ritmo sinusale (SR), ed è stata eseguita un’analisi dei cluster senza supervisione per esplorare possibili fenotipi.

Sono stati inclusi 136 soggetti (SR = 75, AF = 61). Il gruppo AF era più anziano e con meno diabete rispetto al gruppo SR, e aveva volumi atriali sinistri (LA) più grandi (61 vs. 39 mL/m2), frazione di eiezione dell’atrio sinistro (EF) inferiore (31% vs. 51%), funzione sistolica ventricolare sinistra (LV) peggiore (LVEF 63% vs. 68%; deformazione longitudinale globale 13,6% vs. 14,7%) ma velocità di deformazione diastolica precoce del picco VS più elevate (0,73 vs. 0,53 1/s). Il gruppo AF aveva livelli più alti di sindecan-1, metalloproteinasi-2 della matrice, proBNP, angiopoietina-2 e pentraxina-3, ma livelli più bassi di interleuchina-8. Non è stata osservata alcuna differenza nei risultati clinici tra i gruppi. Sono stati identificati tre cluster distinti, e gli esiti più scarsi erano nel cluster 2 (ipertensivo e fibroinfiammatorio) che aveva una uguale rappresentazione di SR e AF.

Fonte: BMC Cardiovasc Disord. 2024

https://bmccardiovascdisord.biomedcentral.com/articles/10.1186/s12872-024-03734-0

Contenuti simili

I più visti