IBD: le nuove tecniche di valutazione della remissione endoscopica
Grazie all’intelligenza artificiale (IA) e alle nuove tecnologie endoscopiche, la gestione dei pazienti con malattie infiammatorie intestinali (IBD) si sta […]
I tassi globali di morbilità e mortalità per l’ulcera peptica sono diminuiti significativamente dal 1990 al 2019, secondo quanto riferisce uno studio pubblicato su Therapeutic Advances in Gastroenterology. “L’ulcera peptica rappresenta una grave minaccia, e rimane una causa significativa di ricovero ospedaliero e di utilizzo delle risorse sanitarie in tutto il mondo. Il nostro lavoro si poneva come scopo la descrizione dell’onere globale, delle tendenze e delle disuguaglianze relativamente a tale patologia” afferma Zhongmian Zhang, della Beijing University of Chinese Medicine, Pechino, Cina, primo nome del lavoro.
I ricercatori hanno portato avanti un’analisi secondaria del Global Burden of Disease, Injuries, and Risk Factors Study 2019, estraendo dati sui tassi di incidenza standardizzati per età (ASIR), sui tassi di anni di vita aggiustati per disabilità (ASDR) e sui tassi di mortalità (ASMR). Hanno quindi stratificato l’analisi per età, livello di regioni e paese e calcolato le variazioni percentuali annuali stimate (EAPC) di ASIR, ASDR, ASMR, e quantificato le disuguaglianze tra paesi nella mortalità per ulcera peptica.
A livello globale, l’ASIR ha mostrato una continua tendenza al ribasso, da 63,84 per 100.000 abitanti nel 1990 a 44,26 nel 2019, con una diminuzione annuale dell’1,42%. ASDR ha mostrato una continua tendenza al ribasso ed EAPC è stato del -3,47%. ASMR ha mostrato un declino persistente, diminuendo di quasi la metà nel 2019 rispetto al 1990 (3,0 rispetto a 7,39 per 100.000 abitanti), con una diminuzione annua del 2,55%. Una riduzione significativa della disuguaglianza correlata all’indice sociodemografico (SDI), da un eccesso di 190,43 anni di vita corretti per la disabilità (DALY) per 100.000 abitanti tra i paesi più poveri e quelli più ricchi nel 1990 a 62,85 DALY per 100.000 abitanti nel 2019.
“Questi miglioramenti in termini di salute sono in linea con una sostanziale riduzione dell’entità delle disuguaglianze legate all’indice sociodemografico in tutti i paesi, abbinato a miglioramenti socioeconomici e sanitari complessivi” concludono gli autori.
Fonte: Therap Adv Gastroenterol. 2023
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