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Le contrazioni esofagee distali ridotte hanno un peso nell’esofagite da reflusso grave
Un nuovo studio, pubblicato su Cureus, fornisce approfondimenti sulla relazione sfumata tra motilità esofagea, gravità dell’esofagite ed età nei pazienti con malattia da reflusso gastroesofageo. “La malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE) è caratterizzata da un’esposizione prolungata della mucosa esofagea al contenuto gastrico, e la motilità esofagea gioca un ruolo fondamentale nella sua fisiopatologia. Noi abbiamo voluto approfondire l’interazione tra motilità esofagea, gravità dell’esofagite ed età nei soggetti che presentano sintomi di MRGE” spiega Ygor Fernandes, della Universidade Federal de São Paulo, Hospital São Paulo, São Paulo, Brasile, primo autore dello studio.
L’obiettivo primario della ricerca era quello di valutare le contrazioni esofagee prossimali e distali nei soggetti con sintomi di MRGE, esplorando le potenziali correlazioni con la gravità delle lesioni esofagee e l’età. Nello studio 47 pazienti che riferivano bruciore di stomaco e rigurgito acido sono stati sottoposti ad indagini diagnostiche, tra cui manometria esofagea, esami radiologici ed endoscopia. I pazienti sono stati classificati in gruppi in base alla presenza e alla gravità dell’esofagite. Le contrazioni esofagee sono state monitorate utilizzando un metodo manometrico a varie distanze dallo sfintere esofageo superiore (UES) dopo aver ingerito 5 ml di acqua.
I pazienti con esofagite grave (SE) hanno mostrato un’ampiezza di contrazione esofagea distale ridotta rispetto a quelli senza esofagite (WE) o con esofagite moderata (ME). Non sono state osservate differenze significative legate all’età nelle contrazioni esofagee. Le analisi includevano ampiezza e durata della contrazione, area sotto la curva (AUC) e tempo di propagazione. “I nostri risultati evidenziano il significato delle contrazioni esofagee distali nei casi di esofagite grave, suggerendo potenziali implicazioni per la progressione della malattia. L’età non è emersa come un fattore significativo che influenza la motilità esofagea in questa coorte di pazienti” concludono gli autori.
Fonte : Cureus. 2024
