Fattori di rischio per mancata partecipazione alle visite nei bambini con asma
La mancata partecipazione alle visite ambulatoriali programmate rappresenta un problema significativo per i bambini affetti da asma. Non solo può […]
Una recente revisione sistematica, pubblicata su Allergy nel 2024, ha analizzato l’impatto dell’esposizione al fumo di tabacco e alle sigarette elettroniche sugli esiti correlati all’asma, fornendo importanti informazioni per le linee guida dell’Accademia Europea di Allergia e Immunologia Clinica (EAACI) sulla scienza ambientale per le malattie allergiche e l’asma.
Secondo le analisi condotte dallo studio multicentrico, l’esposizione al fumo di tabacco ambientale (ETS) durante la gravidanza è associata ad un aumento del rischio di respiro sibilante ricorrente (RW). Inoltre, potrebbe aumentare il rischio di nuovi casi di asma e di una ridotta funzione polmonare. Per quanto riguarda l’ETS post natale, è stato correlato a un maggior rischio di nuovi casi di asma e RW. Inoltre, gli autori evidenziano come la combinazione di esposizione al fumo di tabacco in utero e dopo la nascita potrebbe incrementare il rischio di nuovi casi di asma e RW. L’ETS è stato anche associato a gravi esacerbazioni dell’asma e a un controllo subottimale della patologia. Infine, potrebbe influenzare negativamente la qualità della vita correlata all’asma e la funzione polmonare.
Queste scoperte sottolineano l’importanza di educare i pazienti sull’evitare l’esposizione al fumo di tabacco, sia in ambiente prenatale che postnatale, e di fornire supporto per smettere di fumare. Informano anche le decisioni cliniche riguardanti il trattamento dell’asma, evidenziando il ruolo cruciale della gestione dell’esposizione al fumo nella prevenzione delle gravi complicanze legate all’asma.
Fonte: Allergy
https://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/all.16151
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