L’ipertensione notturna è legata a riospedalizzazioni nei pazienti con scompenso cardiaco

I valori della pressione arteriosa notturna e l’ipertensione notturna sono indipendentemente associati alla riospedalizzazione nei pazienti con scompenso cardiaco, e soprattutto nei pazienti con scompenso cardiaco e iperuricemia, secondo quanto riferisce uno studio pubblicato sul Journal of Geriatric Cardiology. “L’ipertensione notturna è segnalata come un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari. Abbiamo cercato di comprendere la potenziale associazione tra ipertensione notturna e riospedalizzazione per scompenso cardiaco (HF) in pazienti con scompenso cardiaco con frazione di eiezione conservata (HFpEF)” spiega Gang Huang, del Third People’s Hospital of Chengdu, del Cardiovascular Disease Research Institute of Chengdu Affiliated Hospital of Southwest Jiaotong University, e del Second Affiliated Chengdu Clinical College of Chongqing Medical University, Sichuan, Cina, che ha diretto il lavoro.

I ricercatori hanno reclutato 538 pazienti con HFpEF da maggio 2018 a dicembre 2021 e li hanno seguiti fino a quando non sono stati riammessi per HF o alla fine dello studio.

Nell’analisi finale sono stati inclusi 537 pazienti con HFpEF. L’età media della popolazione in studio era di 77,14 anni, e il 41,2% dei pazienti era di sesso maschile. Dopo una durata mediana del follow-up di 10,93 mesi, 176 pazienti (32,7%) con HFpEF sono stati riammessi per HF. L’analisi di regressione di Cox ha rivelato che il livello di pressione arteriosa sistolica notturna, il livello di pressione arteriosa diastolica notturna, e l’ipertensione notturna sono stati associati alla riospedalizzazione per scompenso cardiaco. L’analisi di Kaplan-Meier ha dimostrato che i pazienti con ipertensione notturna avevano un tasso di sopravvivenza libera da eventi significativamente inferiore. Questi risultati sono stati confermati anche nei pazienti con HFpEF e iperuricemia.

“Livelli di pressione arteriosa notturna ben controllati dovrebbero essere enfatizzati e considerati nei pazienti con HFpEF” concludono gli autori.

Fonte: J Geriatr Cardiol. 2023 

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/37416521/

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