La DA pediatrica nel mondo mostra modelli complessi e vari
Un nuovo studio pubblicato su Annals of Allergy, Asthma & Immunology mostra modelli globali complessi nella prevalenza di dermatite atopica […]
Uno studio di randomizzazione mendeliana pubblicato su Archives of Dermatological Research ha mostrato l’esistenza di una relazione causale tra livelli specifici di lipidi plasmatici e rischio di dermatite atopica a livello genetico.
“Abbiamo cercato di sfruttare i dati lipidomici più aggiornati per fornire nuove prospettive sul trattamento e la prevenzione della dermatite atopica. Per questo abbiamo utilizzato dati di studi di associazione genomica (GWAS) su 179 lipidi plasmatici circolanti e dati GWAS sulla dermatite atopica” spiega Ao He, dello Affiliated Calmette Hospital of Kunming Medical University, Kunming, Yunnan, Cina, primo nome dello studio.
I ricercatori hanno utilizzato come metodo di analisi primario quello della ponderazione della varianza inversa (IVW), e hanno poi condotto diverse analisi di sensibilità per garantire l’affidabilità dei risultati. Inoltre, hanno utilizzato analisi MR basate su dati riassuntivi (SMR) e analisi di co-localizzazione per indagare i percorsi biologici sottostanti della dermatite atopica. Dopo analisi rigorose, il metodo IVW utilizzato nell’analisi SMR ha individuato sei lipidi plasmatici che in quantità elevate erano correlati con un rischio di dermatite atopica potenzialmente ridotto. Successivamente, l’analisi ha rivelato che non vi era alcun effetto causale indipendente di diversi lipidi all’interno dello stesso sottotipo sulla dermatite atopica. L’analisi MR bidirezionale non ha indicato causalità inversa e l’analisi SMR ha suggerito che FADS1 e FADS2 potrebbero fungere da bersagli farmacologici per il trattamento della malattia. “I nostri risultati potranno essere utilizzati per approfondire il discorso sullo screening clinico dei biomarcatori dei lipidi plasmatici per la dermatite atopica, e per avere una nuova prospettiva su potenziali strategie terapeutiche” concludono gli autori.
Fonte: Arch Dermatol Res. 2024.
https://link.springer.com/article/10.1007/s00403-024-03539-3
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