L'esercizio respiratorio negli ipertesi può avere effetti benefici
Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Bodywork and Movement Therapies l’esercizio respiratorio suscita un effetto positivo sull’emodinamica e sulla […]
Praticare una attività fisica quotidiana, anche leggera, facendo almeno 3.000 passi al giorno, riduce il rischio di insufficienza cardiaca di nuova insorgenza nelle donne anziane. Questo è quanto conclude uno studio pubblicato su JAMA Cardiology, nel quale si legge anche che questo è particolarmente vero per lo scompenso cardiaco con frazione di eiezione conservata.
“Il potenziale che abbiamo rilevato per le attività a bassa intensità nel contribuire alla prevenzione dello scompenso con frazione di eiezione preservata è un risultato entusiasmante, considerato che questo tipo di scompenso è comune nelle donne anziane” afferma Michael LaMonte, della University at Buffalo—SUNY, Buffalo, New York, USA, autore principale dello studio.
I ricercatori hanno voluto comprendere come il tempo trascorso in maniera sedentaria e l’attività fisica si riflettessero sul rischio di scompenso cardiaco nelle donne con età da 63 a 99 anni. Per questo hanno studiato 5.951 donne senza scompenso cardiaco al basale, che hanno utilizzato un accelerometro fissato sull’anca per sette giorni consecutivi.
Gli esperti hanno seguito poi le donne per un tempo medio di 7,5 anni, durante i quali 407 hanno sviluppato insufficienza cardiaca incidente, in 257 casi con una forma di scompenso con frazione di eiezione preservata (HFpEF). Ebbene, il rischio di sviluppare lo scompenso scendeva del 12% ogni 70 minuti al giorno di attività di intensità leggera e del 16% ogni 30 minuti al giorno di attività di intensità moderata-vigorosa. Ogni ora e mezza di sedentarietà era associata, invece, a un rischio maggiore del 17%.
Fonte: JAMA Cardiol 2024
https://jamanetwork.com/journals/jamacardiology/article-abstract/2815080
E’ disponibile una nuova versione dell’app MSD Salute: non dimenticare di aggiornarla!