AI-ECG: un nuovo algoritmo per identificare la bassa frazione di eiezione
Un recente studio pubblicato sulla rivista Canadian Journal of Cardiology ha sviluppato un algoritmo basato sull’intelligenza artificiale (AI-ECG) per identificare […]
Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Preventive Medicine and Public Health, per affrontare le disuguaglianze nella prevalenza dell’ipertensione è necessario considerare separatamente le politiche sanitarie in base allo stato civile e al reddito.
“Abbiamo voluto valutare le associazioni di reddito, stato civile e comportamenti di salute con l’ipertensione in uomini e donne di età superiore ai 40 anni in Corea” spiega Mia Son, della Kangwon National University School of Medicine, Chuncheon, Corea, autrice principale del lavoro.
I ricercatori hanno utilizzato i dati del Korean Genome and Epidemiology Study (KoGES) che comprendeva 211.576 partecipanti. Per analizzare le relazioni di reddito, stato civile e comportamenti di salute con l’ipertensione in uomini e donne di età superiore ai 40 anni, è stata adottata dal team di ricerca una regressione logistica multipla con aggiustamenti per queste variabili.
La prevalenza dell’ipertensione è aumentata linearmente al diminuire del reddito. L’odds ratio per lo sviluppo di ipertensione nelle persone con un reddito inferiore a 0,5 milioni di won coreani (KRW) rispetto alle persone con reddito di almeno 6,0 milioni di KRW era pari a 1,55 nella popolazione totale, a 1,58 nei maschi e a 1,07 nelle femmine. L’effetto combinato del livello di reddito e dello stato civile sull’ipertensione era significativo. In base al livello di reddito e allo stato civile, nei maschi, un reddito basso e il divorzio erano maggiormente associati all’ipertensione, mentre nelle donne un reddito basso ed essere sposata erano più associati all’ipertensione.
Fonte: J Prev Med Public Health. 2022
https://www.jpmph.org/journal/view.php?doi=10.3961/jpmph.22.264
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