Divario tra salute e longevità si allarga a livello globale
Uno studio pubblicato su JAMA Network evidenzia una crescente discrepanza tra la durata della vita (lifespan) e la durata della […]
Il sistema immunitario nel sangue delle persone con Alzheimer risulta alterato a livello epigenetico. Questo, in sintesi, è quanto emerge da uno studio condotto da un team della Northwestern University (USA), guidato da David Gate.
Quando la cromatina – una struttura complessa composta da DNA e proteine, localizzata nel nucleo cellulare – è “aperta” o “esposta”, il genoma delle cellule è vulnerabile alle alterazioni. Sarebbero, quindi, le abitudini di vita o l’ambiente a determinare i cambiamenti che influenzano la funzionalità genica.
Gate e colleghi hanno esaminato quali geni risultano più esposti a questo rischio. Tra tutti, è emerso il recettore CXCR3 delle cellule T. Il team di ricerca ritiene che questo recettore funzioni come un’antenna che consente alle cellule T di entrare nel cervello. Normalmente questo tipo di cellule non entra nel cervello perché può causare infezioni. Il team, infine, ha scoperto cambiamenti epigenetici a livello dei globuli bianchi, precisamente dei monociti.
“È ancora da chiarire se questi cambiamenti riflettano una patologia cerebrale o se accelerino la malattia”, conclude Gate, “Nel complesso questi risultati indicano che la funzione immunitaria nei pazienti con Alzheimer è significativamente alterata”.
Fonte: Neuron 2024
https://www.cell.com/neuron/abstract/S0896-6273(24)00039-4
E’ disponibile una nuova versione dell’app MSD Salute: non dimenticare di aggiornarla!