Confronto tra chirurgia mammaria conservativa oncoplastica e convenzionale
Il cancro mammario è il tumore più frequente tra le donne. Il trattamento chirurgico della neoplasia è passato progressivamente dalla […]
La tomografia fotoacustica quantitativa (QPAT, dall’inglese quantitative photoacoustic tomography) è uno strumento prezioso nella caratterizzazione delle lesioni ovariche per una diagnosi accurata. Tuttavia, ricostruire le distribuzioni di assorbimento ottico di una lesione dai segnali fotoacustici misurati con più lunghezze d’onda è impegnativo.
In un articolo pubblicato dalla rivista Photoacoustics, i ricercatori della Washington University di St. Louis propongono un nuovo modello Unet potenziato dagli ultrasuoni (US-Unet) che ricostruisce la distribuzione dell’assorbimento ottico dai dati della tomografia fotoacustica. Un ResNet-18 pre-addestrato estrae le caratteristiche US tipicamente identificate come morfologie di lesioni ovariche sospette e un Unet viene implementato per ricostruire le mappe del coefficiente di assorbimento ottico, utilizzando le caratteristiche US estratte da ResNet-18.
Per testare questo modello US-Unet, i ricercatori hanno calcolato i valori di saturazione dell’ossigenazione del sangue e le concentrazioni di emoglobina totale da 655 regioni di interesse (ROI) (421 ROI benigne, 200 maligne e 34 borderline) ottenute da immagini cliniche di 35 pazienti con lesioni ovariche (adrenal lesion). Per calcolare il ROC è stato utilizzato un modello di regressione logistica, l’area sotto la curva ROC (AUC) è stata di 0,94 e l’accuratezza di 0,89.
Fonte: Photoacoustics 2022
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/36325304/
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