Trattamento postoperatorio del cancro gastrico localmente avanzato
La terapia adiuvante post-operatoria è efficace per il trattamento del cancro gastrico avanzato (GC) ma i regimi terapeutici non sono […]
Secondo uno studio pubblicato sul World Journal of Clinical Pediatrics, la prevalenza di sintomi extraesofagei ascrivibili a malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE) nei bambini non è elevata come si pensava in passato. Lo studio riferisce anche che un lungo tempo di reflusso e l’impedenza basale notturna media sono nuovi parametri che dovrebbero essere integrati nei criteri diagnostici di tale malattia nei bambini. “La malattia da reflusso gastroesofageo nei bambini potrebbe essere una causa di problemi extraesofagei, come sintomi respiratori. Purtroppo, però, non vi è un metodo o criterio che sia particolarmente raccomandato per diagnosticare questo problema nella popolazione pediatrica” spiega Sutha Eiamkulbutr, del King Chulalongkorn Memorial Hospital, Bangkok, Thailandia, primo nome dello studio.
I ricercatori hanno valutato la prevalenza di effetti extraesofagei della MRGE utilizzando la misurazione del pH convenzionale e combinata con video, l’impedenza intraluminale multicanale (MII-pH), e nuovi parametri diagnostici. Per questo hanno studiato, tra il 2019 e il 2022, 51 bambini con sospetto di sintomi extraesofagei di MRGE presso il King Chulalongkorn Memorial Hospital.
I problemi comuni erano tosse, polmonite ricorrente e ipersecrezione. Utilizzando MII-pH, il 35,3% dei bambini ha ricevuto diagnosi di MRGE in base all’indice di reflusso (31,4%), agli eventi totali di reflusso (3,9%) e agli indici dei sintomi (9,8%), con sintomi più frequenti registrati nel gruppo MRGE. Il tempo di reflusso più lungo e l’impedenza basale notturna media erano parametri significativi per la diagnosi.
Fonte: World J Clin Pediatr. 2023
https://www.wjgnet.com/2219-2808/full/v12/i3/151.htm
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