Nell’ipertensione di tipo H la metamemoria è importante per l’aderenza ai farmaci

I risultati di uno studio pubblicato sul Journal of Gerontological Nursing suggeriscono che gli interventi mirati al miglioramento della metamemoria possono favorire l’aderenza ai farmaci tra gli individui con ipertensione di tipo H.

“L’aderenza ai farmaci negli adulti con ipertensione di tipo H, ovvero con valori di concentrazione di omocisteina plasmatica elevati, svolge un ruolo cruciale nell’abbassamento della pressione sanguigna e nel trattamento delle complicanze” esordisce Gang Wu, della Wuxi School of Medicine and School of Bioengineering, Jiangnan University, Wuxi, Cina, autore principale dello studio. “La funzione cognitiva è stata identificata come un fattore che influenza in modo significativo l’aderenza ai farmaci, ma è noto che livelli eccessivi di omocisteina possono compromettere la funzione cognitiva. Anche la metamemoria, che è influenzata dalla funzione cognitiva, influenza l’aderenza ai farmaci. Tuttavia, la complessa relazione tra questi fattori rimane poco compresa tra gli adulti con ipertensione di tipo H” prosegue l’esperto.

Per approfondire la situazione, i ricercatori hanno ipotizzato che la metamemoria serva da mediatore per l’influenza della funzione cognitiva sull’aderenza ai farmaci. Gli autori hanno arruolato 232 adulti con ipertensione di tipo H dei quali hanno raccolto punteggi di funzione cognitiva, punteggi di metamemoria e tassi di aderenza ai farmaci. L’analisi dei dati ha mostrato che esiste una correlazione pairwise tra funzione cognitiva, metamemoria e aderenza ai farmaci. La metamemoria è risultata mediare parzialmente (57,5%) la relazione tra funzione cognitiva e aderenza ai farmaci.

Fonte: J Gerontol Nurs. 2024

https://journals.healio.com/doi/10.3928/00989134-20240503-03

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