Preeclampsia: nuovo modello che sfrutta metaboliti nel sangue potrebbe anticipare diagnosi

Biomarker metabolici si possono combinare a biomarker noti, quali fattori di crescita della placenta, pressione arteriosa media e indice di pulsatilità dell’arteria uterina, per migliorare la determinazione precoce delle donne a rischio di preeclampsia in gravidanza. A evidenziarlo, sull’American Journal of Obstetrics & Gynecology MFM, è uno studio condotto in collaborazione con il King’s College Hospital di Londra.

Nella pubblicazione è stato descritto un nuovo potenziale metodo per identificare le donne in gravidanza che sono a rischio imminente di sviluppare pre-eclampsia, una delle cause principali di disabilità e morte, sia materna che neonatale. Il nuovo metodo mostrerebbe un aumento del 15% dei tassi di rilevamento nello screening della preeclampsia pretermine.

Tra i segnali di preeclampsia ci sono l’elevata pressione sanguigna, gli elevati livelli di proteine delle urine, che indicano danno renale, e altri segnali di danno d’organo. A livello globale, la preeclampsia causa oltre 70mila morti materne e 500mila morti fetali l’anno. Per mettere a punto il metodo, il team ha diviso il set di pazienti in tre panel: in uno i ricercatori sono andati a testare l’utilità del fattore di crescita della placenta + i metaboliti, in un secondo hanno analizzato l’utilità del fattore di crescita della placenta + la pressione arteriosa media + i metaboliti e nel terzo hanno verificato l’utilità del fattore di crescita della placenta + la pressione arteriosa media + l’indice di pulsatilità dell’arteria uterina + i metaboliti.

Tra i 50 metaboliti disponibili per i tre panel, ne sono stati scelti 26 e 21, in ultimo, hanno contribuito ad almeno due panel su tre sviluppati. In particolare, il modello predittivo che includeva il fattore di crescita della placenta + la pressione arteriosa media + i metaboliti ha determinato un tasso di rilevamento della preeclampsia superiore del 15% rispetto all’uso solo di fattore crescita della placenta + la pressione arteriosa media.

 Fonte:American Journal of Obstetrics & Gynecology MFM 2023

https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S2589933323002525?via%3Dihub

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