
Purificatori d'aria e infezioni chirurgiche: efficacia sotto esame
“Nelle sale operatorie moderne dotate di sistemi di ventilazione standard a flusso d’aria di livello medio, l’aggiunta di purificatori d’aria […]
Le infezioni del tratto urinario (UTI) rappresentano un problema di salute globale reso sempre più complesso dalla resistenza agli antibiotici. I composti bioattivi derivati dal mirtillo rosso, in particolare le proantocianidine (PACs), sono emersi come una promettente strategia non antibiotica per la prevenzione delle UTI. Un’equipe di ricercatori ha effettuato una revisione sistematica con lo scopo di esaminare la loro efficacia, i meccanismi d’azione e il panorama in evoluzione della ricerca attraverso un’analisi bibliometrica.
È stata esplorata in modo completo la letteratura per valutare il ruolo dei metaboliti del mirtillo rosso nella prevenzione delle UTI, con focus sui meccanismi antiadesivi e antimicrobici. Inoltre, è stata eseguita un’analisi bibliometrica delle pubblicazioni dal 1962 al 2024 per valutare le tendenze della ricerca, le reti di collaborazione e gli sviluppi tematici. I metaboliti del mirtillo rosso, in particolare le PACs di tipo A, i flavonoidi e gli acidi fenolici, inibiscono l’adesione di Escherichia coli alle cellule uroteliali, riducendo la ricorrenza delle UTI.
La trasformazione delle PACs in metaboliti bioattivi, guidata dal microbiota intestinale, ne aumenta l’efficacia, mentre gli oligosaccaridi del mirtillo rosso interrompono la formazione di biofilm nelle popolazioni ad alto rischio. L’analisi bibliometrica rivela un’impennata dell’interesse della ricerca dopo il 2000, con collaborazioni globali crescenti e un focus sulle applicazioni cliniche. Gli Autori concludono che i bioattivi del mirtillo rosso dimostrano un potenziale significativo nella gestione delle UTI. Tuttavia, le variazioni nella formulazione, nel dosaggio e nella biodisponibilità metabolica presentano delle sfide. Il crescente interesse sottolinea la necessità di studi clinici standardizzati per ottimizzare l’efficacia terapeutica e stabilire linee guida per il loro utilizzo basate sull’evidenza.
Fonte: Front Nutr. 2025
https://www.frontiersin.org/journals/nutrition/articles/10.3389/fnut.2025.1502720/full
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