Lipidi e depressione: il colesterolo HDL è correlato negativamente alla malattia
Alti livelli di colesterolo lipoproteico ad alta densità sono associati in maniera negativa alla depressione, al contrario dei valori dei […]
La depressione è un disturbo ampiamente diffuso. I sintomi clinici neuropsichiatrici, quali affaticamento, anoressia, perdita di peso, alterazioni del sonno, iperalgesia, malinconia, ansia e cambiamenti nei comportamenti sociali, sono persistenti e richiedono un’analisi approfondita.
I risultati della ricerca sono sempre più convincenti e indicano che la neuroinfiammazione svolge un ruolo chiave nell’attivazione di una risposta immunitaria cellulare poco regolata e aumenta la vulnerabilità nei confronti delle malattie psichiatriche. Queste risposte neuroimmuni stanno trasformando il modo in cui affrontiamo la depressione, influenzando la sua fisiopatologia e le possibilità terapeutiche.
In particolare, le cellule T regolatorie attivate (Treg) stanno emergendo come protagoniste cruciali nella risposta immunitaria infiammatoria associata alla depressione. In questa recensione, gli Autori hanno raccolto e analizzato i dati più recenti esaminando in dettaglio il ruolo fondamentale delle Treg nella patogenesi della depressione. Inoltre, viene esplorato il loro potenziale clinico terapeutico.
L’obiettivo è quello di fornire informazioni utili sull’uso potenziale delle Treg come agenti biologici immunomodulatori nel trattamento e nella prevenzione a lungo termine dei sintomi neuropsichiatrici della depressione.
Fonte: Pharmacol Res. 2023
https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1043661823002499?via%3Dihub
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