Sanguinamento del tratto gastrointestinale superiore: nel 25% dei casi si tratta di ulcera, ma attenzione all’ipertensione portale

L’ipertensione portale è la causa più comune di emorragia del tratto gastrointestinale superiore, mentre le lesioni endoscopiche più comuni sono le varici esofagee, seguite dall’ulcera peptica. Questo è quanto riferisce uno studio pubblicato su Cureus, nel quale si legge anche che i fattori associati a prognosi sfavorevole in caso di sanguinamento sono età maggiore di 60 anni, shock, insufficienza respiratoria, bassa emoglobina, bassa conta piastrinica, rapporto internazionale normalizzato (INR) alterato, sanguinamento da varici, insufficienza renale, risanguinamento, punteggio Rockall ≥ 8 ed endoscopia tardiva (> 24 ore dal ricovero).

“L’emorragia del tratto gastrointestinale superiore (UGIB) è una delle emergenze comuni osservate dai medici. L’endoscopia gastrointestinale superiore (UGI) rimane uno strumento cruciale nell’identificazione di UGIB” spiega Sachin Kumar, dello All India Institute of Medical Sciences, New Delhi, India, che ha guidato il gruppo di lavoro.

I ricercatori hanno voluto determinare i profili clinici ed endoscopici di UGIB in una popolazione adulta. Per questo hanno arruolato 75 pazienti di età pari o superiore a 18 anni ricoverati in ospedale con una storia di UGIB dal 1° luglio al 31 dicembre 2018. Dopo aver ottenuto i dati demografici, tutti i pazienti sono stati sottoposti a esame clinico, indagini di laboratorio e videoendoscopia. Il sistema di punteggio Rockall è stato utilizzato per valutare la loro prognosi.

L’età media della popolazione in studio era di 52.19±6.65 anni, l’82,7% era di sesso maschile e il 17,3% di sesso femminile. L’assunzione cronica di alcol è risultata essere il fattore di rischio più comune per il sanguinamento, seguita dall’assunzione di droghe. All’endoscopia del tratto gastrointestinale superiore, le varici esofagee (65,3%) erano il reperto più comune, seguite da ulcera peptica (25,2%), erosioni gastriche (2,6%), gastroduodenite (1,3%), lacerazione di Mallory-Weiss (1,3%), carcinoma dello stomaco (1,3%), lesione di Camron (1,3%) e lesione di Dieulafoy (1,3%). La mortalità attribuita all’UGIB è risultata essere dell’8%.

“Una gestione ospedaliera urgente e appropriata aiuta sicuramente a ridurre la morbilità e la mortalità nei pazienti con UGIB” concludono gli autori.

Fonte: Cureus. 2023

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/37456449/

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