
Cancro al seno: traiettoria dei sintomi depressivi tra le pazienti
In uno studio di coorte pubblicato dalla rivista JAMA Network quasi un terzo delle pazienti con cancro al seno ha […]
L’obesità è un fattore di rischio noto per lo sviluppo del cancro al seno e, in caso di tumore, è anche un elemento che riduce la sopravvivenza libera da malattia.
Studi recenti hanno anche dimostrato che l’obesità influisce sulla risposta alla chemioterapia. Di recente è stato poi dimostrato che un aumento del livello dell’apelina, un’adipochina (ormone del tessuto adiposo), è direttamente coinvolto nell’associazione tra obesità e aumento della progressione del cancro al seno.
I ricercatori dell’Université catholique de Louvain, in Belgio, hanno analizzato in una coorte retrospettiva di 62 pazienti con cancro al seno l’impatto dell’obesità e dell’espressione dell’apelina tumorale sulla risposta alla chemioterapia neoadiuvante. Lo studio è stato pubblicato dalla rivista Nature.
I ricercatori hanno osservato che l’obesità e l’alta espressione di apelina tumorale erano associate a una risposta ridotta alla chemioterapia. Tuttavia, l’obesità e l’alta espressione di apelina tumorale non erano correlate. Gli autori ipotizzano quindi che questi due parametri possano essere associati in modo indipendente l’uno dall’altro a una ridotta risposta al trattamento. Concludono sottolineando la necessità di confermare i risultati in coorti indipendenti.
Fonte: Sci Rep 2021