
Cancro al seno: traiettoria dei sintomi depressivi tra le pazienti
In uno studio di coorte pubblicato dalla rivista JAMA Network quasi un terzo delle pazienti con cancro al seno ha […]
Lo studio multicentrico internazionale InCHARGE ha valutato la relazione tra le capacità di autogestione e l’adesione alle linee guida di follow-up tra le donne sopravvissute a un cancro ginecologico trattate negli ospedali di Paesi Bassi, Norvegia e Danimarca. La ricerca è stata pubblicata dalla rivista International Journal of Gynecological Cancer.
I ricercatori hanno proposto un questionario a 2.428 donne che avevano completato il trattamento per un tumore ginecologico da 1 a 5 anni prima dell’inizio dello studio. Hanno incluso nell’analisi 911 partecipanti. Attraverso il questionario sono state valutate le capacità di self-managment, i ricercatori hanno poi raccolto informazioni sulle visite di follow-up, sull’uso di risorse sanitarie da parte delle pazienti, sulle caratteristiche cliniche e sui dati demografici.
Le partecipanti sono state classificate in base alla loro aderenza al follow-up: non aderenti se il numero delle visite di follow-up era inferiore rispetto a quello raccomandato dalle linee guida nazionali, aderenti se il numero corrispondeva a quello delle linee guida e “over-user” se le viste erano più di quelle raccomandate.
Ne è risultato che le sopravvissute con maggiore self-managment aderivano maggiormente dal follow-up raccomandato. Le donne che non aderivano alle linee guida per il follow-up erano spesso pazienti sopravvissute a un cancro dell’endometrio, che avevano ricevuto solo il trattamento chirurgico ed erano spesso anziane.
I ricercatori concludono che, anche aiutandosi con questi dati, sarebbe importante concentrarsi sull’educazione delle pazienti sopravvissute al cancro che rischiano di non aderire al follow-up raccomandato.
Fonte: International Journal of Gynecological Cancer