IBD e rischio emorroidi: un’analisi mendeliana
Tra la malattia di Crohn e le emorroidi esisterebbe una relazione causale. È la conclusione cui sono arrivati HanYu Wang, […]
Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Biochemistry and Nutrition, l’ipersecrezione acida è un fattore importante alla base della refrattarietà dell’ulcera peptica idiopatica.
“Abbiamo voluto indagare le tendenze delle ulcere peptiche idiopatiche, esaminando le caratteristiche dell’ulcera peptica idiopatica refrattaria e identificando il trattamento ottimale” spiega Noriyuki Nakajima, della Osaka Medical and Pharmaceutical University, Osaka, Giappone, primo autore del lavoro.
I ricercatori, per approfondire l’argomento, hanno esaminato le caratteristiche di 309 pazienti con ulcera peptica idiopatica. Gli esperti hanno assegnato le ulcere peptiche idiopatiche che non guarivano dopo otto settimane di trattamento (sei settimane per le ulcere duodenali) al gruppo refrattario, e quelle che guarivano entro questo periodo al gruppo guarito.
I fattori di rischio tipici per l’ulcera peptica idiopatica, malattia di base correlata all’aterosclerosi o complicanze della cirrosi epatica, erano assenti nel 46,6% dei pazienti.
L’assenza di atrofia della mucosa gastrica (gruppo refrattario: 51,4%, gruppo guarito: 28,4%) e di polipi della ghiandola fundica gastrica (gruppo refrattario: 17,6%, gruppo guarito: 5,9%) erano significativamente più comuni nei pazienti nel gruppo refrattario rispetto a quelli del gruppo guarito. Una storia di eradicazione di Helicobacter pylori (H. pylori) (gruppo refrattario: 85,3%, gruppo guarito: 66,0%), precedente infezione da H. pylori (atrofia della mucosa gastrica o storia di eradicazione di H. pylori) (gruppo refrattario: 48,5%, gruppo guarito: 80,0%; p = 0,001) e di trattamento con bloccanti degli acidi potassio-competitivi (gruppo refrattario: 28,6%, gruppo guarito, 64,1%) erano significativamente più frequenti nel gruppo guarito rispetto al gruppo refrattario.
Fonte: J Clin Biochem Nutr. 2024
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