Una bocca in salute mantiene un corretto equilibrio metabolico

Le infezioni orali, le parodontiti e le carie sono associate a profili metabolici infiammatori correlati a un aumento del rischio di malattie cardiometaboliche. A mostrarlo è una ricerca dell’University of Eastern Finland, guidata da Pirkko Pussinen e pubblicata da Journal of Dental Research, secondo la quale dalle infezioni orali si possono anche prevedere futuri cambiamenti a impatto negativo sulla salute.

Lo studio

I ricercatori hanno preso in considerazione le coorti Finnish Health 2000/2011 e Parogene. In particolare, lo studio ha incluso 452 pazienti dalla coorte Parogene, anziani e di mezza età, e 6.229 partecipanti all’Health-2000 nel 2011, di cui 4.116 hanno fornito un campione di siero per il follow-up. Su questi campioni sono state valutate le concentrazioni sieriche di 157 metaboliti correlati al rischio di malattie croniche. Infine, sono stati raccolti parametri sullo stato della salute orale.

Le evidenze

Dai risultati è emerso che le parodontiti sono collegate soprattutto a un profilo metabolico infiammatorio prevalente e le carie all’insorgenza di metaboliti a impatto negativo.

Tra le 157 misure metaboliche, infatti, l’aumento dei problemi parodontali è stato evidenziato per 93 misure, il sanguinamento delle gengive a 88 e l’infiammazione a 77.

Invece, tra i parametri correlati alle carie, le otturazioni sono state associate a 47 misurazioni metaboliche, le otturazioni inadeguate a 27 e le carie a otto.

Queste misurazioni sono tipiche dello stato infiammatorio e mostrano associazioni positive con il

grado di saturazione degli acidi grassi e con i parametri di lipoproteine a densità molto bassa (VLDL),e associazione negativa con le lipoproteine ad alta densità (HDL).

“L’osservazione è nuova dal momento che ci sono solo pochi studi che collegano misure metaboliche con infezioni orali”, spiega Pikko Pussinen; mentre Kare Buhlin, del Karolinska Institutet di Stoccolma, che ha collaborato alla ricerca, osserva che “le infezioni orali rappresentano un fattore di rischio significativo per la salute sistemica, ma sono modificabili con la prevenzione e il tempestivo trattamento”.

Fonte: Journal of Dental Research 2023

https://journals.sagepub.com/doi/10.1177/00220345231203562

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