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Il miglioramento della salute dei pazienti con rigurgito tricuspidale (TR) è un obiettivo fondamentale del trattamento di questa patologia. A tal proposito, il Kansas City Cardiomyopathy Questionnaire (KCCQ) rappresenta una misura specifica di valutazione dello stato di salute nei casi di scompenso cardiaco, utile per misurare l’impatto della TR e i benefici dell’intervento transcatetere sulla valvola tricuspide (TTVI). Tuttavia, non è noto se il KCCQ sia uno strumento valido in questo contesto clinico specifico. Un nuovo studio, pubblicato su JAMA Cardiology, si è proposto di valutare le proprietà psicometriche del KCCQ nei pazienti con TR.
Lo studio ha esaminato i dati di 2.693 pazienti con TR severo, raccolti tra il 2015 e il 2023 in 11 trial clinici sponsorizzati, riguardanti il TTVI. I dati, armonizzati e anonimizzati dalla FDA prima dell’analisi, sono stati esaminati da un centro di ricerca indipendente tra luglio e ottobre 2023. L’analisi ha incluso diverse proprietà psicometriche del KCCQ: la consistenza interna, la riproducibilità, la responsività, la validità di costruzione e la validità predittiva. Per la valutazione sono stati utilizzati strumenti come il coefficiente di Cronbach, il coefficiente di correlazione intraclasse, le correlazioni di Spearman e il rischio di eventi clinici successivi.
Dall’analisi è emerso che il KCCQ presenta una forte consistenza interna, con coefficienti di Cronbach compresi tra 0,77 e 0,83. Tra i pazienti clinicamente stabili, i punteggi sono rimasti pressoché invariati (con variazioni tra −0,1 e 1,9 punti), dimostrando un’elevata riproducibilità dello strumento. Nei pazienti che hanno ricevuto il TTVI, invece, il KCCQ ha registrato miglioramenti significativi nei punteggi a un mese dall’intervento (con aumenti medi tra 12,1 e 21,4 punti), suggerendo un’elevata sensibilità del questionario nel rilevare i benefici percepiti del trattamento. La validità di costruzione si è rivelata moderatamente forte (con correlazioni di Spearman tra 0,47 e 0,69), mentre la validità predittiva del KCCQ è stata confermata da un’associazione tra punteggi più bassi e un aumento del rischio di mortalità e ospedalizzazione per scompenso cardiaco.
In conclusione, questo studio ha dimostrato che il KCCQ rappresenta uno strumento affidabile e valido per misurare sintomi, funzionalità e qualità della vita nei pazienti con TR severo. I risultati supportano l’uso del KCCQ non solo per valutare lo stato di salute, ma anche per monitorare l’efficacia degli interventi come il TTVI in trial clinici controllati.
Fonte: JAMA Cardiol.2024
https://jamanetwork.com/journals/jamacardiology/article-abstract/2825483
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