Enterografia con risonanza magnetica utile nel valutare la risposta clinica nei pazienti pediatrici con IBD
L’indice di motilità mediante enterografia con risonanza magnetica (MRE) coincide con la risposta clinica ed è più sensibile rispetto al […]
L’omeostasi e la salute di un organismo dipendono da una complessa interazione coordinata di organi specializzati. Si tratta di un’armonia regolata da intricate reti di comunicazione tra gli organi che coinvolgono molecole solubili circolanti e connessioni neuronali. Sorprendentemente, molte malattie che apparentemente colpiscono un solo organo primario si rivelano essere invece malattie multiorgano, con significative interferenze secondarie che coinvolgono strutture anatomiche distanti e che spesso contribuiscono in modo significativo alla morbilità e morte dei pazienti.
Un esempio emblematico di questa complessità è rappresentato dal danno renale acuto (AKI), una condizione che si verifica frequentemente in pazienti critici affetti da insufficienza multiorgano, associata a un tasso di mortalità elevato, soprattutto quando si presenta in concomitanza con insufficienza respiratoria. Sin dagli anni ’30, è stata documentata la presenza di lesioni infiammatorie polmonari in pazienti con insufficienza renale, una situazione che può essere distinta dall’edema polmonare dovuto all’accumulo di liquidi. Tuttavia, nonostante questa scoperta iniziale, queste questioni cliniche sono state ampiamente trascurate.
Negli ultimi due decenni, però, una serie di studi ha gettato luce sulle complicate vie di comunicazione tra reni e polmoni, sia in condizioni acute che croniche. Queste reti coinvolgono una vasta gamma di molecole, tra le quali citochine e chemochine infiammatorie circolanti, metaboliti, tossine uremiche, cellule immunitarie e vie neuro-immuni. La comprensione di queste connessioni ha messo in evidenza l’importanza cruciale di esplorare e di comprendere a fondo queste entità cliniche complesse, caratterizzate da una significativa morbilità e mortalità. È necessario intraprendere ulteriori ricerche per sviluppare trattamenti efficaci che possano migliorare la gestione di queste condizioni.
Fonte: Nat Rev Nephrol. 2023
https://www.nature.com/articles/s41581-023-00760-7
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