Lo studio valuterà, in pazienti adulti con carcinoma del colon-retto di stadio IV con elevata instabilità dei microsatelliti (MSI-H) o deficit del mismatch repair (dMMR), assegnati a una delle 2 coorti in base ai trattamenti precedenti per il carcinoma del colon retto e ad altri criteri di eleggibilità, la sicurezza e la tollerabilità del trattamento con MK-1308A (co-formulazione di Quavonlimab + Pembrolizumab) rispetto ad altri trattamenti, e il tasso di risposta obiettiva (ORR) valutato mediante revisione centrale indipendente in cieco (BICR) secondo i criteri di valutazione della risposta nei tumori solidi versione 1.1 (RECIST 1.1).
Condizione patologica: carcinoma del colon-retto di stadio IV con elevata instabilità dei microsatelliti (MSI-H) o deficit del mismatch repair (dMMR)
Età: maggiore di 18 anni
Sesso: Tutti
Ulteriori criteri di eleggibilità:
Diagnosi istologica di carcinoma del colon-retto di stadio IV;Instabilità microsatellitare (MSI-H) o deficit del mismatch repair (dMMR);
Aspettativa di vita di almeno 3 mesi;
Presenza di malattia tumorale misurabile secondo i criteri di valutazione della risposta nei tumori solidi versione 1.1 (RECIST 1.1);
Disponibiltà di un campione di tessuto tumorale nuovo o di archivio (entro 5 anni dallo screening), che non sia stato precedentemente sottoposto a radiazioni;
Adeguata funzionalità d’organo.
Coorte A:
Pazienti precedentemente trattati per lo stadio metastatico della malattia, che siano andati incontro a progressione radiologica durante o dopo il trattamento secondo criteri RECIST 1.1, o che abbiano sviluppato intolleranza ai trattamenti standard, che devono includere tutti i seguenti :
Fluoropirimidina, irinotecano e oxaliplatino (la capecitabina è considerate accettabile come equivalente del fluorouracile);
Con o senza anticorpo monoclonale anti VEGF (bevacizumab);
Almeno uno degli anticorpi monoclonanli anti EGFR (cetuximab or panitumumab) per i pazienti con tumore del colon distale in assenza di mutazione RAS. La precedente terapia con un agente anti EGFR è opzionale per pazienti con tumore del colon prossimale in assenza di mutazione RAS.
Coorte B:
Pazienti non precedentemente trattatati con chemioterapia o immunoterapia per lo stadio metastatico della malattia.
Criteri di esclusione:
Terapia precedente con un farmaco ad attività stimolante o di co-inibizione del recettore delle cellule T
Precedente terapia antitumorale sistemica, inclusi farmaci sperimentali, entro le 4 settimane precedenti la prima dose del trattamento dello studio
Precedente radioterapia entro le 2 settimane precedenti la prima dose del trattamento dello studio
– Partecipazione ad uno studio sperimentale interventistico (con farmaco o dispositivo medico sperimentale) in corso
o nelle 4 settimane precedenti la prima dose di trattamento dello studio
– Diagnosi di immunodeficienza o trattamento cronico con terapia steroidea sistemica (in dosi che superano i 10 mg
giornalieri di prednisone o equivalente) o altra forma di terapia immunosoppressiva, nei 7 giorni precedenti la prima
dose di trattamento dello studio
– Ulteriore neoplasia maligna in progressione o che abbia richiesto trattamento attivo negli ultimi 2 anni
– Presenza nota di metastasi attive del sistema nervoso centrale e/o meningite carcinomatosa.
– Patologia autoimmune attiva che ha richiesto trattamento sistemico negli ultimi 2 anni (ad esempio, con l’utilizzo di
corticosteroidi o farmaci immunosoppressori)
– Storia medica di polmonite (non infettiva) che ha richiesto il trattamento con steriodi, o polmonite attiva
– Storia medica di pancreatite acuta o cronica
– Disordini neuromuscolari associati all’aumento della creatinina chinasi
– Infezione attiva che richiede terapia sistemica (ad esempio tuberculosi, infezione virale o batterica, ecc.)
– Infezione nota di HIV
– Infezione attiva di Epatite B e C
– Patologia cardiaca clinicalmente significativa, inclusa angina instabile, infarto acuto del miocardio negli ultimi 6
mesi, o insufficienza cardiaca di classe NYHA III o IV. L’aritmia controllata farmacologicamente è ammessa in caso di
stabilità del trattamento
– Presenza o accumulo progressivo di asciti, versamento pleurico o pericardico, che richiedano drenaggio o
trattamento con diuretici entro le 2 settimane precedenti la randomizzazione