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Un recente studio pubblicato su JAMA Cardiology ha evidenziato come il declino della funzione renale rappresenti un marker prognostico indipendente nei pazienti affetti da cardiomiopatia amiloide da transtiretina (ATTR-CM). Questo disturbo progressivo del cuore è frequentemente associato a insufficienza renale cronica, ma finora il valore prognostico delle variazioni della funzione renale nel tempo non era stato chiaramente definito.
Lo studio retrospettivo ha coinvolto 2001 pazienti con ATTR-CM seguiti presso il National Amyloidosis Centre nel Regno Unito, tra il 2000 e il 2024. La funzione renale è stata valutata tramite il tasso di filtrazione glomerulare stimato (eGFR) al momento della diagnosi e dopo un anno. Il principale obiettivo era determinare il rischio di mortalità associato a un declino dell’eGFR superiore al 20%.
I risultati hanno mostrato che il 24% dei pazienti ha registrato una riduzione significativa della funzione renale, correlata a un aumento del rischio di mortalità del 71% (HR: 1,71; IC 95%, 1,43-2,04; P < .001). Questo rischio è rimasto consistente attraverso i vari genotipi di ATTR-CM (wild type, p.(V142I), e non-p.(V142I)) e le diverse fasi di gravità della malattia. Inoltre, i pazienti con declino renale avevano livelli iniziali più elevati di biomarcatori cardiaci, come NT-proBNP e troponina T, indicando una maggiore compromissione cardiaca. Anche dopo aver aggiustato i dati per l’aumento di NT-proBNP e l’intensificazione della terapia diuretica, il declino renale si è confermato un indicatore indipendente di mortalità (HR: 1,48; IC 95%, 1,23-2,76; P < .001).
Queste evidenze sottolineano l’importanza del monitoraggio della funzione renale nei pazienti con ATTR-CM. Il declino dell’eGFR non solo riflette la progressione della malattia, ma potrebbe guidare decisioni terapeutiche più tempestive e mirate per migliorare la prognosi dei pazienti.
Fonte: JAMA Cardiol. 2024.
https://jamanetwork.com/journals/jamacardiology/fullarticle/2826720
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