La congestione clinica nei pazienti con insufficienza cardiaca
Uno studio pubblicato dalla rivista Journal of Cardiac Failure ha esaminato l’impatto prognostico della congestione clinica nei pazienti ospedalizzati per […]
Un recente studio pubblicato dalla rivista Journal of the American Heart Association ha confrontato gli esiti delle ospedalizzazioni per insufficienza cardiaca (HF) rispetto alle non-HF negli adulti con cardiopatia congenita (CHD) negli Stati Uniti.
Utilizzando un set di dati amministrativi nazionali de-identificati, sono stati caratterizzati i pazienti con cardiopatia congenita adulta (ACHD) ricoverati con e senza HF (ACHDHF+, ACHDHF−) per determinare i predittori di mortalità a 90 giorni e 1 anno e quantificare il rischio di mortalità, eventi cardiaci e cerebrovascolari avversi maggiori, e l’uso delle risorse sanitarie. Delle 26.454 ammissioni uniche di ACHD tra il 1 gennaio 2010 e il 31 dicembre 2020, 5.826 (22%) erano ACHDHF+ e 20.628 (78%) erano ACHDHF−. Le ospedalizzazioni per ACHD HF+ sono aumentate dal 6,6% al 14,0% (P<0.0001).
Durante un periodo medio di follow-up di 2,23 ± 2,19 anni, i pazienti con ACHDHF+ avevano un rischio maggiore di mortalità (rapporto di rischio [HR], 1,86 [95% CI, 1,67–2,07], P<0.001), eventi cardiaci e cerebrovascolari avversi maggiori (HR, 1,73 [95% CI, 1,63–1,83], P<0.001) e uso delle risorse sanitarie, compreso il ricovero (HR, 1,09 [95% CI, 1,05–1,14], P<0.001) e un aumento dell’uso dei servizi di assistenza post-acuta (HR, 1,56 [95% CI, 1,32–1,85], P<0.001). Le visite ambulatoriali di cardiologia entro 30 giorni dal ricovero erano associate a una minore mortalità per tutte le cause a 90 giorni e 1 anno (rapporto di probabilità [OR], 0,62 [95% CI, 0,49–0,78], P<0.001; OR, 0,69 [95% CI, 0,58–0,83], P<0.001, rispettivamente).
L’ospedalizzazione per HF è stata associata, nello studio, a un aumento del rischio di mortalità e morbilità con un alto uso delle risorse sanitarie nei pazienti con ACHD. La recente frequenza delle visite ambulatoriali di cardiologia sembra mitigare questi rischi. Questi risultati sottolineano l’importanza di un monitoraggio attento e di un intervento tempestivo nei pazienti con ACHD che presentano sintomi di HF. Ulteriori ricerche sono necessarie per sviluppare strategie di gestione ottimali per questa popolazione di pazienti.
Fonte: Journal of the American Heart Association. 2023
https://www.ahajournals.org/doi/10.1161/JAHA.123.030649
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