Il dolore pelvico cronico riduce la qualità della vita delle giovani adulte
Secondo uno studio pubblicato su Archives of Gynecology and Obstetrics, le giovani adulte che riferiscono di soffrire di dolore pelvico […]
Negli ultimi anni, il concetto di “fenotipo perimplantare” si è affermato come uno standard fondamentale nella valutazione clinica dei tessuti molli e duri circostanti gli impianti dentali. Il miglioramento di questo fenotipo ha dimostrato di poter incrementare la probabilità di ottenere risultati positivi a lungo termine ed è pertanto essenziale durante la fase di pianificazione dell’impianto dentale.
Un supporto tissutale stabile intorno all’impianto è cruciale non solo per la funzionalità, ma anche per l’aspetto estetico finale.
In questa revisione, gli Autori esaminano l’importanza clinica del fenotipo perimplantare e valutano le strategie di trattamento volte a migliorarne gli aspetti chiave. Per far ciò, hanno condotto una revisione bibliografica su diverse piattaforme, tra le quali PubMed, Web of Science, EMBASE e Scopus, raccogliendo gli articoli pubblicati fino al 24 novembre 2022 riguardanti la gestione dei tessuti perimplantari e i risultati clinici.
Il momento ottimale per migliorare lo spessore osseo peri-implantare (PBT) si raggiunge attraverso procedure di aumento dell’osso effettuate prima dell’intervento implantare o in concomitanza con la fase iniziale dell’intervento chirurgico. Allo stesso modo, i problemi legati alla larghezza della mucosa cheratinizzata (KMW) e allo spessore della mucosa (MT) dovrebbero essere affrontati prima della fase di restauro definitivo. La determinazione dell’altezza del tessuto sopracrestale (STH) è strettamente correlata alla MT e alla profondità dell’impianto specifico del paziente. È fondamentale anche prestare particolare attenzione all’effetto del fenotipo perimplantare sulla prognosi dell’inserimento immediato della protesi nella cosiddetta “zona estetica”.
Il successo a lungo termine di un impianto dipende da una pianificazione accurata che tenga in considerazione interventi mirati per migliorare il fenotipo perimplantare nelle diverse fasi del trattamento. Questo approccio contribuisce a ridurre la variabilità iatrogena e a garantire risultati ottimali per il paziente.
Fonte: Ann Transl Med. 2023
https://atm.amegroups.org/article/view/116587/html
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