
Il colesterolo HDL è correlato all’infezione da Helicobacter
Esiste una correlazione positiva tra il rapporto tra acido urico sierico e colesterolo lipoproteico ad alta densità e lo sviluppo […]
Dato il complesso ruolo dell’immunità nella gravità della dengue, un’equipe di ricercatori ha effettuato una revisione sistematica con lo scopo di esaminare il decorso clinico dell’infezione da dengue in pazienti immunocompromessi.
Per gli studi con gruppi di controllo, è stata eseguita una meta-analisi utilizzando il metodo di Mantel-Haenszel (effetti fissi). Gli esperti hanno selezionato 115 documenti. 30 di questi hanno confrontato pazienti immunocompromessi (casi) e non immunocompromessi (controlli), concentrandosi principalmente sui bambini (n = 22 studi) con malnutrizione (n = 18).
I soggetti con compromissione immunitaria hanno una maggiore probabilità di complicanze della dengue (OR 1,87; IC 95%: 1,04-3,35), ma una minore probabilità di dengue grave (OR 0,83; IC 95%: 0,69-1,00). Non è stata osservata alcuna differenza significativa per quanto riguarda la mortalità.
Negli 85 studi focalizzati esclusivamente su pazienti immunocompromessi, i tassi di dengue grave e mortalità sono risultati, rispettivamente, del 9% e del 4%, principalmente tra adulti trapiantati con organo solido e con malattie infiammatorie.
Sono state segnalate alterazioni del trattamento immunosoppressivo e disfunzione temporanea dell’innesto. Gli Autori concludono che i pazienti immunocompromessi presentano un aumentato rischio di complicanze correlate alla dengue.
Tuttavia, le conclusioni definitive sulla gravità della dengue comparata tra i diversi gruppi di pazienti immunocompromessi sono limitate dalla mancanza di dati robusti ed evidenziano la necessità di studi futuri ben progettati. Lo studio è stato registrato su PROSPERO (n. CRD42021258930)
Int J Infect Dis. 2024 Dec doi: 10.1016/j.ijid.2024.107272
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