Effetto dell’esercizio fisico sull’affaticamento nel cancro polmonare avanzato

L’affaticamento correlato al cancro (CRF) rappresenta un peso significativo per i pazienti con tumore polmonare avanzato. Sebbene l’esercizio fisico sia raccomandato per la gestione del CRF durante le fasi pre-trattamento e di trattamento attivo, le prove a sostegno della sua efficacia nello stadio avanzato rimangono limitate. Yidan Hu e i suoi collaboratori hanno eseguito una revisione sistematica e una meta-analisi con l’obiettivo di quantificare gli effetti dell’esercizio sul CRF e sulle sue comuni complicanze in pazienti con tumore polmonare avanzato.

È stata condotta un’esplorazione sistematica in quattro database (PubMed, Embase, Cochrane e Web of Science), fino al 10 luglio 2024, alla ricerca di studi randomizzati controllati (RCT) pertinenti. I lavori sono stati selezionati in base a criteri di idoneità predefiniti che comprendono la valutazione di pazienti adulti che presentano affaticamento secondario a tumore polmonare avanzato. La selezione degli articoli è stata fatta sulla base delle linee guida PRISMA 2020, il rischio di bias è stato valutato con lo strumento Cochrane Risk of Bias tool (RoB 2.0) mentre la qualità delle prove è stata vagliata con il sistema GRADE.

Per le meta-analisi sono stati utilizzati modelli a effetti casuali o fissi in base ai livelli di eterogeneità. Gli esperti, alla fine, hanno selezionato 8 RCT per un totale di 749 pazienti. La meta-analisi ha rivelato che l’esercizio fisico ha migliorato significativamente il CRF nei pazienti con tumore polmonare avanzato (differenza media standardizzata (SMD) = -0,33; intervallo di confidenza al 95% (95% CI): da -0,54 a -0,12); p = 0,00; I2 = 0,00%). L’analisi dei sottogruppi ha mostrato maggiore efficacia in pazienti di età ≤60 anni (p = 0,028), in coloro che praticavano esercizi tradizionali cinesi (p = 0,003) e in interventi di durata inferiore a 12 settimane (p = 0,017).

L’esercizio ha anche migliorato significativamente la qualità della vita (SMD = 0,29; 95% CI: 0,02-0,55; p = 0,04; I2 = 0,00%) e ridotto la dispnea (SMD = -0,43; 95% CI: da -0,71 a -0,16; p = 0,00; I2 = 0,00%). Non sono stati osservati effetti significativi sulla qualità del sonno, sull’ansia o sulla depressione. Il rischio di bias tra i lavori è moderato e la qualità delle prove è stata classificata come bassa a causa delle limitazioni degli studi.

Gli eventi avversi risultano minimi con un solo problema di grado lieve correlato all’esercizio. Gli Autori concludono che l’esercizio fisico allevia significativamente il CRF nei pazienti con tumore polmonare avanzato, migliora alcune complicanze e aumenta la qualità della vita. L’efficacia dell’intervento varia in base all’età, al tipo di esercizio e alla sua durata. Sono necessari ulteriori studi di alta qualità per convalidare questi risultati.

Fonte: J Sport Health Sci. 2024

https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S2095254624001777?via%3Dihub

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