Caratterizzazione dei tumori renali T1: confronto tra modalità di imaging
Le linee guida internazionali raccomandano la resezione di un sospetto carcinoma renale localizzato (RCC) che risulta essere una patologia benigna […]
Un articolo uscito su Dermatologic surgery nel 2024 ha rivelato che i laser potrebbero rappresentare un’opzione efficace per il trattamento dei tumori della pelle non melanoma (NMSC) a basso rischio, in particolare per le lesioni situate sul tronco e sugli arti. Sebbene la chirurgia rimanga la scelta preferita per i tumori ad alto rischio e in aree del corpo dove l’aspetto estetico è cruciale, i laser offrono un’opzione meno invasiva che potrebbe ridurre le cicatrici e migliorare il recupero.
Degli scienziati in California hanno svolto la revisione sistematica, esaminando 37 studi pubblicati fino a maggio 2023, concentrandosi sull’uso di laser ablativi e non ablativi, sia in modalità singola che combinata con altre tecnologie. I risultati sono stati promettenti per i carcinomi basocellulari e squamocellulari in situ, suggerendo che la terapia laser potrebbe essere integrata nella pratica clinica per specifiche categorie di pazienti.
Tuttavia, gli esperti sottolineano la necessità di ulteriori ricerche per ottimizzare i parametri di trattamento, massimizzare l’efficacia e garantire un follow-up a lungo termine. Solo con ulteriori prove di efficacia, la terapia laser potrà essere considerata un’alternativa standardizzata e sicura alla chirurgia per il trattamento del NMSC.
Fonte : Dermatologic surgery
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