
Differenze nel microambiente tumorale nelle persone con infezione da virus HIV
Tra le persone con infezione da HIV e con una diagnosi di tumore dei polmoni, del seno o della prostata, […]
Secondo uno studio pubblicato su Cureus, i pazienti con infezione da Clostridium difficile e concomitante reflusso gastroesofageo hanno esiti intraospedalieri favorevoli in termini di tassi di complicanze, mortalità e spese ospedaliere totali.
“L’enterocolite dovuta a infezione da Clostridium difficile (CDI) è una delle cause infettive più comuni di diarrea associata all’assistenza sanitaria, e una causa significativa di morbilità e mortalità tra i pazienti ospedalizzati. La malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE) è una patologia a elevata prevalenza, ma non ci sono studi che ne valutino l’impatto sul ricovero ospedaliero per CDI. Noi abbiamo voluto analizzare l’influenza della MRGE sui pazienti ricoverati in ospedale per enterocolite da CDI” conclude Sajana Poudel, del John H. Stroger, Jr. Hospital of Cook County, Chicago, Illinois, USA, autrice principale del lavoro.
I ricercatori hanno studiato i dati dal database National Inpatient Sample di tutti i pazienti ricoverati in ospedale con una diagnosi primaria di CDI con o senza una diagnosi secondaria di MRGE. Hanno quindi confrontato i dati demografici, le comorbilità e gli esiti ospedalieri tra questi due gruppi. Gli esperti hanno identificato 239.603 pazienti ricoverati con diagnosi di CDI. Di questi, 67.000 (28%) avevano una diagnosi concomitante di MRGE. I pazienti con MRGE avevano una prevalenza più elevata di ipertensione (41% vs 35,5%), iperlipidemia (50% vs 36,5%), obesità (13,7% vs 10,5%), malattia coronarica (24,4% vs 19,6%) e malattia renale cronica (20,7% vs 19,2%). In particolare, la mortalità ospedaliera è stata inferiore nei ricoveri per CDI con MRGE (0,66% vs 1,46%). La spesa ospedaliera totale è stata ridotta nel gruppo CDI con MRGE rispetto al gruppo CDI senza MRGE, mentre la durata della degenza ospedaliera è stata simile tra i due gruppi. Per quanto riguarda le complicanze, i ricoveri per CDI con MRGE hanno dimostrato tassi più bassi di shock ipovolemico (0,5% vs 0,73%), shock settico (0,6% vs 1,05%), danno renale acuto (1,48% vs 2,04 %), perforazione intestinale (0,008% vs 0,16%) e acidosi lattica (0,008% vs 0,16%). Al contrario, i pazienti con CDI e MRGE avevano un tasso più elevato di ileo (2,66% vs 2,16%). “Saranno comunque necessarie ulteriori ricerche per esplorare e convalidare in modo completo questi risultati” concludono gli autori.
Fonte : Cureus 2024
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