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Associazione tra fattori di rischio e melanoma cutaneo
Un gruppo di ricercatori provenienti dagli Stati Uniti e dalla Cina ha condotto uno studio di randomizzazione mendeliana (MR) al […]
Imaging fotoacustico: tecnica promettente per la pelle
Dei ricercatori statunitensi hanno dimostrato che l’imaging fotoacustico (PA) rappresenta una metodologia promettente per valutare lo stato della pelle, offrendo potenziali vantaggi nella rilevazione e diagnosi del melanoma cutaneo (CM) senza ricorrere a interventi chirurgici. In particolare, gli esperti volevano offrire una visione d’insieme delle modalità e utilizzi della tecnica nell’ambito della ricerca sul melanoma cutaneo (CM). Questo includeva esplorare e presentare informazioni riguardanti la valutazione della profondità/spessore del tumore, l’angiogenesi associata al cancro, la presenza di metastasi ai linfonodi, la rilevazione di cellule tumorali circolanti (CTC), l’applicazione della virtual histology (istologia virtuale) e gli approcci che coinvolgono l’uso di agenti di contrasto esterni.
I risultati di questa revisione, pubblicati nel 2024 sul Journal of Biomedical Optics, hanno evidenziato il notevole potenziale del PA come tecnica non invasiva per la rilevazione e la gestione del melanoma. La microscopia fotoacustica è stata prevalentemente impiegata nello studio dell’angiogenesi attorno ai tumori, fornendo dettagli sulle caratteristiche del tumore. Inoltre, la tomografia fotoacustica, grazie alla sua maggiore capacità di penetrazione, ha dimostrato di poter valutare lo spessore del melanoma. Entrambe le modalità hanno dimostrato potenziale nella rilevazione di metastasi ai linfonodi e CTC, e sono state create soluzioni ottiche per eseguire analisi di virtual histology, tramite immagini che simulano il processo di esame microscopico dei tessuti senza la necessità di esaminare effettivamente campioni di tessuto sotto un microscopio tradizionale.
In conclusione, il PA si configura come una promettente tecnica clinica per valutare lo stato della pelle senza necessità di interventi chirurgici. Per questo in futuro bisognerà approfondire il suo potenziale tramite ulteriori studi.
Fonte: Journal of biomedical optics
