Inquinamento atmosferico e attacchi di asma (quasi) fatali nei bambini

Esiste un’importante correlazione tra alti livelli di inquinamento atmosferico e un incremento degli attacchi di asma quasi fatali nei bambini. Lo ha evidenziato una revisione sistematica condotta in Regno Unito e pubblicata su Pediatric pulmonology nel 2024, che ha preso in esame numerosi studi osservazionali globali per analizzare il legame tra l’inquinamento da particolato (PM), biossido di zolfo (SO2), biossido di azoto (NO2), nero di carbonio e ozono (O3) con episodi di asma di estrema gravità.

Dopo aver esaminato oltre 1300 articoli, la ricerca ha individuato che PM2.5 e O3 sono stati associati con un incremento del rischio di attacchi di asma quasi fatali (NFA). Nello specifico, gli studiosi britannici hanno osservato che una crescita nella concentrazione di PM2.5 di 12,5 µg/m³ è correlata a un aumento del 26% del rischio di attacchi NFA (intervallo di confidenza, CI: 1,10-1,44); mentre, una variazione nella concentrazione di ozono di 22 ppb (parti per miliardo) è legata a un incremento del 19% (CI: 1,01-1,40). Inoltre, un altro studio ha evidenziato che il PM10 è stato associato a ricoveri in terapia intensiva durante eventi di asma indotti da tempeste.

Questi risultati evidenziano la necessità di ulteriori ricerche per chiarire il legame tra inquinamento e asma grave nei bambini e per sviluppare strategie di prevenzione. I medici dovrebbero, pertanto, considerare l’impatto dell’inquinamento atmosferico nella gestione dei pazienti pediatrici con asma, soprattutto in aree urbane altamente inquinate.

Fonte:  Pediatric pulmonology

https://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/ppul.26932

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